Quali sono le patologie correlate all’esposizione di amianto? Abbiamo parlato dell’amianto che si trova in molti edifici e case sul suolo italiano costruiti prima della messa al bando del minerale, nel 1992. Abbiamo parlato di come riconoscerlo e come segnalarlo, degli obblighi dell’amministratore di condominio e delle procedure di bonifica.

In questa guida parliamo dei rischi legati all’esposizione e delle malattie causate dall’asbesto e riconosciute come tali.

La Colombo Immobiliare collabora con l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto che fornisce l’assistenza legale, medica e psicologica alle vittime dell’amianto. Le vittime di esposizione sul luogo di lavoro hanno diritto a una serie di previdenze sociali e benefici previsti dalla legge. Il risarcimento integrale dei danni subiti è dovuto a tutte le vittime di illeciti. Non dimentichiamo che l’amianto, sotto forma di Eternit, è presente nei capannoni industriali, negli ospedali, palestre e nelle scuole.

Patologie amianto correlate: cosa sono?

Il termine “amianto” (e il suo equivalente “asbesto”) identifica un insieme di minerali con caratteristiche comuni. I minerali asbestiformi possiedono la capacità di separarsi in fibre sempre più sottili, conosciute come fibrille. Queste “fibrille” possono assumere dimensioni microscopiche, facilitando la loro dispersione nell’ambiente e la possibilità di essere facilmente inalate o ingerite.

Una volta introdotte nell’organismo attraverso l’inalazione o l’ingestione, possono causare gravi infiammazioni, quali asbestosi, formazione di placche e ispessimenti pleurici, con il potenziale sviluppo successivo di neoplasie.

Le neoplasie derivanti dall’esposizione all’amianto colpiscono principalmente le vie respiratorie e il tratto gastrointestinale, ma non si limitano a tali aree, coinvolgendo anche organi come i testicoli e le ovaie.

Purtroppo, sia in passato che ancora oggi, si verificano esposizioni alle fibre di amianto, con il conseguente accumulo di decessi di anno in anno.

Malattie Amianto

La pericolosità dell’amianto per la salute umana

L’amianto, quando è in uno stato integro, non rilascia fibre nell’ambiente circostante. Tuttavia, quando i materiali contenenti amianto si deteriorano a causa dell’usura o di traumi meccanici, le pericolose fibre possono disperdersi nell’aria.

Il legislatore italiano ha valutato il rischio connesso all’amianto considerando il grado di friabilità. La legislazione distingue infatti tra amianto friabile (che può sfaldarsi con la semplice pressione delle dita) e amianto compatto (che può sfaldarsi a seguito di usura o danni meccanici).

Entrambe le forme di amianto presentano un pericolo per la salute umana. Anche una minima rottura nella matrice compatta dei materiali contenenti amianto è sufficiente infatti affinché le pericolose fibre si disperdano nell’ambiente.

Per questo motivo l’unica soluzione efficace per prevenire ulteriori esposizioni e sconfiggere definitivamente le malattie legate all’amianto è rappresentata dalle operazioni di bonifica. Questa visione, presentata per la prima volta dall’ONA e dall’Avv. Ezio Bonanni suo Presidente, a partire dal 2008, hanno ricevuto un importante riconoscimento nella revisione del Consensus Report di Helsinki del 2014.

Esiste infatti un’alta incidenza di tumori causati dall’amianto anche in caso di esposizioni a basse dosi di fibre (IPCS INCHEM).

L’amianto è ancora presente in Italia in tonnellate, negli edifici privati e pubblici, tra cui le scuole (approfondisci sulle puntate di ONA TV: Amianto nelle scuole, un pericolo ancora presente e Amianto, emergenza ambientale e sanitaria e diritti negati.

Patologie amianto correlate: quali sono?

Come precedentemente menzionato, una volta che le fibre di amianto vengono inalate o ingerite, si scatena un’infiammazione che si manifesta attraverso:

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) sostiene che “esistono prove sufficienti negli esseri umani riguardo alla cancerogenicità di tutte le forme di amianto […]. L’amianto provoca il mesotelioma e il cancro ai polmoni, laringe e ovaie. Sono state osservate anche associazioni positive tra l’esposizione a tutte le forme di amianto e il cancro alla faringe, allo stomaco e al colon-retto” (Volume 100C –IARC, Monographs).

L’INAIL, Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro, ha redatto tre elenchi che includono tutte le patologie professionali correlate all’esposizione all’amianto.

Alcune di queste malattie legate all’amianto sono considerate di origine professionale per presunzione e sono elencate nella Lista I dell’INAIL, indicata come di “elevata probabilità”.

Altre, invece, non sono assistite dalla presunzione legale di origine, inclusi quelli presenti nella Lista II, in cui l’origine lavorativa è considerata di probabilità limitata.

Infine, c’è il tumore dell’esofago, incluso nella Lista III, per cui l’origine professionale è possibile.

Asbestosi Polmonare: cos’è, sintomi e liste INAIL

L’asbestosi, una pneumoconiosi che si manifesta gradualmente, di solito si presenta dopo 15-20 anni dall’inizio dell’esposizione a elevate quantità di amianto.

I sintomi includono difficoltà respiratoria, inizialmente evidente solo durante lo sforzo e successivamente anche a riposo. Tosse cronica poco produttiva e resistente alla terapia sono comuni. L’asbestosi è riconosciuta come malattia professionale e indennizzata dall’INAIL, poiché è causata da esposizioni intense a polveri e fibre di amianto ed è elencata nella Lista I dell’INAIL.

Placche Pleuriche ed Ispessimenti della Pleura: cosa sono?

Le placche pleuriche sono infiammazioni della membrana che avvolge i polmoni, possono derivare da esposizioni all’amianto. Nel tempo possono evolvere in neoplasia. Anche queste sono inserite nella Lista I dell’INAIL.

Cardiopatie da Amianto: quali sono?

Le fibre di amianto possono danneggiare il sistema cardiorespiratorio, causando complicazioni come cardiopatie. Quando la cardiopatia è legata all’asbestosi, l’INAIL può rilasciare l’indennizzo.

Mesotelioma: tipi e pericolosità

Le fibre di amianto sono la causa di una delle neoplasie più pericolose esistenti, il mesotelioma. Nonostante spesso conduca a un esito infausto, i recenti protocolli di trattamento multimodale possono contribuire a garantire una migliore qualità di vita durante la sopravvivenza del paziente, seppur con guarigioni rare. La tempestività nella diagnosi è essenziale.

Il mesotelioma colpisce i mesoteli, che sono membrane composte da cellule estese che rivestono alcuni organi del corpo. Esistono diversi tipi di mesotelioma a seconda del mesotelio coinvolto. L’INAIL considera l’insorgenza del mesotelioma sempre legata all’esposizione lavorativa.

Mesotelioma Pleurico: la forma più comune

Tra tutte le varianti di mesotelioma, quella pleurica è la più comune, rappresentando l’80% dei casi. Colpisce la pleura, la membrana che avvolge i polmoni. I sintomi includono versamenti pleurici e pleurite. Quando le fibre inalate raggiungono la pleura, scatenano un’infiammazione che porta allo sviluppo del cancro del mesotelio pleurico. Le vittime di mesotelioma pleurico hanno diritto a un indennizzo dall’INAIL, e questa forma è inclusa nella Lista I dell’INAIL.

Mesotelioma Pericardico: cos’è

Le fibre asbestiformi possono anche causare il mesotelioma pericardico, un tumore che colpisce il cuore. Si sviluppa nella sierosa che avvolge l’organo e si collega al diaframma. Come gli altri tipi di mesotelioma, il mesotelioma pericardico è indennizzabile dall’INAIL e incluso nella Lista I delle malattie causate da amianto.

Cancro del Peritoneo: una rara forma di mesotelioma

Il peritoneo, la membrana che avvolge lo stomaco, può essere coinvolto nel mesotelioma peritoneale, una delle forme più rare di questa neoplasia. Questa malattia, anch’essa correlata all’amianto, è indennizzabile dall’INAIL.

Mesotelioma della Tunica Vaginale del Testicolo

Le fibre di amianto, attraverso la circolazione sanguigna e il sistema linfatico, possono raggiungere l’apparato genitale maschile, causando il mesotelioma della tunica vaginale del testicolo. Questa è la membrana che avvolge i testicoli. Come gli altri tipi di mesotelioma, è inserito nella Lista I dell’INAIL.

Altri Tumori amianto correlati e liste INAIL

Diversi tipi di tumori, come quelli polmonare, laringeo, ovarico, del peritoneo, del testicolo e dell’esofago, possono essere correlati all’amianto. La lista INAIL include queste patologie in diverse categorie, a seconda della probabilità di insorgenza professionale.

I numeri delle patologie amianto: quali sono?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che oltre 125 milioni di lavoratori a livello globale siano stati esposti all’amianto. Ogni anno, secondo le stime più recenti, circa 107.000 lavoratori perdono la vita a causa dell’esposizione professionale all’amianto, includendo mesotelioma, tumore polmonare e asbestosi.

In Italia, nel solo anno 2019, si registrano 6.000 decessi a causa di malattie legate all’amianto, secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA).

Secondo l’ONA, i numeri dell’OMS potrebbero essere sottostimati. Per un censimento più preciso delle patologie legate all’amianto in Italia, l’ONA ha avviato il censimento tramite il registro ONA REPAC (Registro Patologie Amianto Correlate), permettendo ai cittadini di segnalare casi di malattie legate all’amianto.

L’aggiornamento costante dei dati epidemiologici e la mappatura dell’amianto nei luoghi di vita e lavoro consentono l’integrazione e l’aggiornamento delle tabelle INAIL sulle malattie professionali.

Prevenzione primaria, secondaria e terziaria e lotta all’amianto

Le malattie asbesto-correlate stanno proliferando, sottolineando l’importanza della prevenzione. La prevenzione primaria, in particolare, diventa cruciale. L’evitare qualsiasi forma di esposizione all’amianto costituisce infatti la prima barriera protettiva e la più efficace.

Quando la prevenzione primaria fallisce, entra in gioco la prevenzione secondaria. Il Consensus Report di Helsinki suggerisce la sorveglianza sanitaria degli esposti ad amianto e una dettagliata anamnesi sulla storia lavorativa. Questo strato di prevenzione consente la diagnosi precoce, spesso segnando la differenza tra la vita e la morte.

La prevenzione terziaria, coniugata alla tutela legale, copre situazioni di omessa sorveglianza sanitaria e esposizione. Rivolgendosi allo studio legale dell’Avvocato Ezio Bonanni, supportato dalla medicina legale ONA, si ottiene la certificazione per avviare procedure legali INAIL e di risarcimento danni.

Tutela lgale gratuita dell’ONA

L’Avv. Ezio Bonanni, pioniere della difesa degli esposti all’amianto in Italia, ha contribuito significativamente alla giurisprudenza vigente. Le vittime hanno diritto al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali, prepensionamento amianto, accesso al Fondo Vittime Amianto, indennizzo INAIL o rendita, e lo status di vittima del dovere o causa di servizio.

L’Art. 13 del D. Lgs. 38/2000 regola indennizzi INAIL basati sulla percentuale di invalidità. La rendita mensile vitalizia INAIL si applica a gradi di invalidità dal 16% in su, mentre l’indennizzo per il danno biologico copre il 6-15%.

I “benefici contributivi” invece permettono, insieme alla pensione di inabilità, il prepensionamento per esposizione ad amianto.

Nel settore pubblico, il riconoscimento delle malattie professionali segue il sistema di causa di servizio e vittima del dovere, offrendo benefici come l’equo indennizzo, la retribuzione integrale durante malattie, aumento stipendiale, e prepensionamento.

I lavoratori esposti e i loro familiari hanno diritto al risarcimento completo per i danni subiti a causa dell’amianto (biologici, morali, esistenziali, e patrimoniali).

Contattaci per avere maggiori informazioni e per fissare un appuntamento. Chiamando il numero verde 800.034.294 o compilando il form si possono ricevere tutte le informazioni utili per il riconoscimento dei propri diritti.