Il tumore allo stomaco è tra i più diffusi al mondo. Anche se in diminuzione del 5% su scala annuale, solo in Italia sono circa 14.500 le nuove diagnosi ogni anno: 8.400 tra gli uomini e 6.100 tra le donne. L’incidenza è maggiore tra le classi sociali più basse. Il tumore allo stomaco è caratterizzato da una crescita incontrollata di cellule che nella quasi totalità dei casi (90%), origina dalla mucosa gastrica, ossia dal rivestimento interno dello stomaco.
Questa malattia ha gravi ripercussioni sul paziente che ne viene colpito. Lo stomaco infatti è l’organo del tratto digestivo per antonomasia. Al suo interno inizia la scomposizione del cibo nelle sostanza che hanno capacità nutritive per l’organismo. Il tumore allo stomaco rientra tra le malattie asbesto correlate (lista II Inail) ed è riconoscibile come malattia professionale, anche se la limitata probabilità di nesso causale comporta l’onere della prova dell’esposizione agli agenti patogeni, è a carico del lavoratore. Nella stessa lista II sono inseriti anche il tumore al colon retto ed il tumore alla faringe. In lista I sono invece inseriti il tumore al polmone, l’asbestosi polmonare, placche pleuriche e ispessimenti della pleura ed i vari tipi di mesotelioma. Queste sono le malattie considerate come direttamente collegate all’esposizione all’amianto, senza limite di soglia. Nella lista III, quella considerata con le minori probabilità, è invece inserito il tumore all’esofago.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, insieme all’Osservatorio Vittime del Dovere, presieduti dall’avv. Ezio Bonanni, lavorano insieme al Gruppo Colombo Immobiliare per limitare i danni dell’amianto e dei cancerogeni nell’ambiente, nonché per tutelare i diritti delle persone, grazie ad una speciale convenzione. Chiama il numero verde 800.034.294 per conoscere tutti i dettagli e per ottenere una consulenza gratuita.
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Tumore allo stomaco: le varie tipologie
In base allo stadio in cui si presenta, ed a seconda della zona dello stomaco interessata, la medicina distingue vari tipi di questo tumore. Ci sono anche varietà istologiche.
Il tumore allo stomaco prossimale è quello che colpisce la zona più vicina all’esofago; il tumore allo stomaco distale, è quello che invece colpisce l’are più vicina al duodeno o al piloro. Distinguendolo in base allo stadio, il tumore allo stomaco Early è la tipologia che si manifesta in fase iniziale: non super i 2 cm di diametro e la possibilità di sopravvivenza a cinque anni è di circa il 90%; inoltre non presenta ulcere e non coinvolge né vasi né linfonodi; al microscopio si mostra ben differenziato. Il tumore allo stomaco Advanced è quello in stadio avanzato e putroppo in questo caso la sopravvivenza a cinque anni scende al 25%.
Per quanto riguarda le varietà istologiche, ossia differenze dal punto di vista cellulare, il tumore allo stomaco può essere di tipo intestinale e di tipo diffuso. Il primo è il più frequente e colpisce di più gli uomini; si manifesta come una infiltrazione della parete del viscere o come simil-polipoide, ed è in grado di trasformare l’epitelio gastrico in epitelio intestinale (metaplasia intestinale). Il cancro di tipo diffuso è invece meno frequente: ha origine nella mucosa gastrica e penetra nei tessuti, dando luogo ad ulcere; colpisce uomini e donne di età superiore ai 45 anni.
Eventuali metastasi del tumore allo stomaco si possono trovare nei polmoni, nelle ossa, nelle ovaie e nel fegato.
I fattori di rischio del tumore allo stomaco
I fattori di rischio per il tumore allo stomaco sono diversi. Il primo è l’infezione da Helicobacter pylori. Poi c’è l’alimentazione: una dieta eccessivamente ricca di amidi e conservanti (nitriti e nitrati), oppure di cibi sott’olio, sotto sale o affumicati; l’abuso di alcol. Il fumo di sigaretta aumenta il rischio del 40%.
Fattori predisponenti sono l’AIDS, il diabete mellito, ulcera peptica, metaplasia intestinale. E c’è anche da considerare la predisposizione familiare: un ruolo è svolto infatti dai geni p53 e APC (sindrome di Lynch di tipo II). Altre possibili cause sono la poliposi gastrica, l’anemia perniciosa e la gastrite cronica atrofica.
Da non sottovalutare le condizioni ambientali, tra le quali l’esposizione ad asbesto ed a radiazioni ionizzanti: si tratta di un dato noto sin dagli anni ’60, grazie agli studi del professor Irvin Selikoff. Anche l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha confermato nella sua monografia la cancerogenicità dell’asbesto.
I morti e le malattie causate dalla fibra cancerogena sono tantissimi, ed essa purtroppo è ancora troppo presente nella quotidianità: in Italia ce ne sono ancora 40 milioni di tonnellate. Per approfondire, basta leggere il “Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022“. Con l’app amianto gratuita dell’ONA ci si può difendere dalle esposizioni inconsapevoli e si possono segnalare i siti contaminati, contribuendo ad aggiornare la mappa.
Cancro allo stomaco: sintomi e diagnosi
I sintomi più comuni di tumore allo stomaco sono dolore o bruciore, difficoltà nella deglutizione, difficoltà digestive (dispepsia), sensazione di pienezza o gonfiore anche dopo un piccolo pasto, nausea o vomito, presenza di sangue nelle feci, importante calo ponderale.
Essendo i sintomi della patologia aspecifici, la diagnosi per tumore allo stomaco è di tipo strumentale ed avviene mediante gastroscopia. L’esame consiste nell’introduzione di un sondino che viene fatto scendere dalla bocca, attraverso l’esofago, verso lo stomaco; si effettua in sedazione per evitare il riflesso del vomito. Successivamente si procede agli accertamenti di staging, quali: ecoendoscopia per valutare il livello di infiltrazione del cancro; TC addome e torace con mezzo di contrasto per l’individuazione di eventuali metastasi; PET con 18 FDG per ricercare la malattia in altre sedi (es. nei linfonodi a distanza).
La cura del tumore allo stomaco dipende dal livello di sviluppo della malattia. Nei casi di malattia precoce, si interviene con la chirurgia mediante dissezione sottomucosa (tipologia early), gastrectomia parziale o totale. La chemioterapia può aiutare a ridurre il tumore prima dell’intervento chirurgico (c. neoadiuvante), oppure a terminare la “pulizia” del corpo dalle cellule tumorali dopo l’intervento (c. adiuvante, sistemica). La radioterapia si usa nel post-chirurgia per eliminare le cellule cancerose rimaste.
Consulenza gratuita per il tumore allo stomaco
L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e l’Osservatorio Vittime del Dovere, in collaborazione con Colombo Immobiliare, possono aiutare le persone ad orientarsi nel difficile sistema di riconoscimento della malattia professionale e possono essere anche un valido strumento di conoscenza. Informare correttamente i cittadini è infatti il primo e valido strumento di prevenzione, così come lo sono le bonifiche dei siti contaminati.
Se ci saranno i presupposti giuridici, le due associazioni offriranno anche assistenza legale. Si avvalgono infatti di un team di validi professionisti, tra medici, avvocati ed altre figure, che possono fornire il proprio parere, esaminando caso per caso.
A seconda della situazione personale, infatti, si potrebbe avere diritto a speciali prestazioni Inail e Inps (coefficiente 1,5; prepensionamento); alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto quando si tratta di malattia asbesto correlata, come può esserlo anche proprio il tumore allo stomaco. Si può valutare anche il risarcimento del danno per l’inevitabile peggioramento delle condizioni di vita del paziente e della sua famiglia.
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