I materiali per l’edilizia sostenibile sono fondamentali per realizzare costruzioni ecocompatibili e a basso impatto ambientale. Essi sono scelti in base a criteri di efficienza energetica, sostenibilità ambientale, riciclabilità e durabilità.

L’edilizia sostenibile è un elemento importante per garantire la transizione ecologica e diminuire l’imponta delle attività antropiche sull’ambiente. Riguarda la progettazione e costruzione di edifici pensati per ridurre l’impatto ambientale, ma anche la ristrutturazione in termini di efficientamento energetico e design.

Viene da sé che la scelta dei materiali è fondamentale per garantire la sostenibilità di un edificio di nuova costruzione, ma riveste un ruolo importante anche nelle pratiche di ristrutturazione e di decorazione e arredo.

La ristrutturazione di condomini ed edifici preesistenti, se costruiti prima del 1992 potrebbe prevedere l’utilizzo di materiali che invece non sono affatto sostenibili, come l’amianto. In questo caso è necessario procedere alla bonifica e allo smaltimento seguendo le normative in materia.

La Colombo Immobiliare collabora con l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e fornisce consilenze in caso di bonifica e smaltimento amianto e per verificare se l’asbesto è presente negli edifici. Ricordiamo che è un potente cancerogeno (come specificato nell’ultima monografia IARC) responsabile di una serie di patologie legate all’esposizione.

Quali sono i materiali per l’edilizia sostenibile?

I materiali per l’edilizia sostenibile devono soddisfare una combinazione di criteri, tra cui la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica, la durabilità e la riciclabilità.

Oltre a garantire la massima sicurezza ed efficienza energetica, non sono tossici o dannosi per la salute e per l’ambiente. Dovrebbero utilizzare materie prime estratte nel rispetto della natura (o disponibili in abbondanza sul territorio) e presentare delle proprietà che contribuiscano a contrastare le conseguenze del cambiamento climatico. 

Eleneco dei materiali considerati eocompatibili

Di seguito elenchiamo alcuni dei materiali considerati ecocompatibili, insieme ai requisiti chiave che li rendono sostenibili:

  1. Legno Certificato da Foreste Gestite in Modo Sostenibile:
    • Requisiti:
      • Certificazione FSC (Forest Stewardship Council) o PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) per garantire la gestione forestale sostenibile.
      • Bassa emissione di carbonio durante la produzione e il trasporto.
      • Processi di produzione eco-efficienti.
  2. Blocchi di Terra Compressa o Adobe:
    • Requisiti:
      • Materiale a basso impatto ambientale e abbondante.
      • Elevata efficienza termica.
      • Produzione con minimo consumo di energia.
  3. Calcestruzzo a Basso Impatto Ambientale:
    • Requisiti:
      • Uso di cemento a basse emissioni di carbonio.
      • Incorporazione di materiali riciclati come ceneri volanti o scorie di altoforno.
      • Durabilità e lunga vita utile per ridurre la necessità di sostituzioni frequenti.
  4. Isolanti Naturali:
    • Requisiti:
      • Materiali come fibra di legno, lana di pecora, cellulosa o sughero.
      • Elevate prestazioni isolanti.
      • Riciclabilità e basso impatto ambientale.
  5. Mattoni in Argilla Cotta o Cruda:
    • Requisiti:
      • Produzione a bassa emissione di carbonio.
      • Materiali locali e abbondanti.
      • Capacità termiche elevate.
  6. Vetri a Basso Emissione:
    • Requisiti:
      • Rivestimenti speciali per ridurre la dispersione termica.
      • Controllo solare per limitare il surriscaldamento estivo.
      • Elevata trasmissione della luce naturale.
  7. Acciaio Riciclato:
    • Requisiti:
      • Utilizzo di acciaio proveniente da materiali riciclati.
      • Efficienza nella produzione e nel riciclo.
      • Lunga durata e resistenza alla corrosione.

Quali sono i tre requisiti che devono avere i materiali per essere sostenibili?

I migliori materiali da costruzione per l’edilizia sostenibile sono quindi quelli che soddisfano specifici criteri ecologici, energetici ed economici.

In particolare esistono tre requisiti fondamentali per classificare un materiale come sostenibile:

  • produzione attraverso processi efficienti e con ridotte emissioni inquinanti;
  • inesistenza di emissioni nocive dopo la messa in opera;
  • lunga durata e riciclabilità al momento dello smaltimento.

Cos’è l’edilizia sostenibile e perché è importante

Ma facciamo un passo indietro e vediamo nel dettaglio che cos’è l’edilizia sostenibile, anche detta edilizia “green” e perché è importante.

Secondo il World Green Building Council (ONG che riunisce organizzazioni da tutto il mondo che operano nel settore dell’edilizia sostenibile), un edificio si può definire green quando, durante le fasi di progettazione, costruzione o gestione: 

  • gli impatti negativi sul clima e sull’ambiente risultano nulli o ridotti;  
  • vengono preservati territori e risorse naturali; 
  • si riscontrano impatti positivi (o migliorativi) sull’ambiente; 
  • si assiste ad un miglioramento della qualità della vita dei residenti nell’edificio. 

Leggi tutto sui: condomini sostenibili

Cosa si intende per materiali sostenibili?

I materiali sostenibili sono dunque materiali la cui produzione ed estrazione non depaupera un territorio e non sono tossici e non hanno effetti negativi sull’ambiente.

In particolare garantiscono:

  • la minima emissione ambientale: i processi costruttivi riducono significativamente l’impatto sull’ambiente, mentre la stabilità chimica dei materiali previene la formazione di VOC (composti organici volatili) e gas inquinanti;
  • Robustezza strutturale superiore: i materiali ecologici spesso presentano maggiore resistenza, durata e richiedono interventi ridotti e quindi un minore dispendio di energie e maggior possibilità di riciclo
  • Maggiore efficienza energetica: la trattenuta del calore si traduce in un notevole risparmio energetico;
  • Elevata sostenibilità: i materiali ecosostenibili sono facilmente riciclabili o smaltibili, contribuendo a minimizzare l’impronta ambientale;
  • Assenza di sostanze dannose: tali materiali non costituiscono una minaccia per l’ambiente né per la salute e il benessere umano;
  • Resilienza: l’impiego di materiali innovativi nell’edilizia consentirebbe a nazioni come l’Italia di costruire edifici più adatti a fronteggiare condizioni climatiche estreme, sempre più frequenti a causa del surriscaldamento globale.

Alcuni materiali ecosostenibili per l’edilizia nel dettaglio

Il biomattone, sviluppato dall’azienda Equilibrium di Lecco, è costituito da una miscela di canapa e calce ed è utilizzato per l’isolamento di edifici in costruzione o in fase di ristrutturazione. Le sue elevate proprietà isolanti termiche e acustiche, unite alla completa permeabilità al vapore acqueo, contribuiscono a creare ambienti salubri senza impatti negativi sull’ambiente.

Questo materiale presenta diversi vantaggi, tra cui l’assorbimento di anidride carbonica, una produzione a basso consumo energetico e la capacità di essere riciclabile e biodegradabile al termine del ciclo di vita.

Un altro materiale innovativo nell’ambito dell’edilizia sostenibile è l’asfalto al grafene. Caratterizzato dalla struttura a nido d’ape, il grafene rende questo materiale 200 volte più resistente dell’acciaio. L’asfalto ecologico basato sul grafene, come il Gipave, ha dimostrato miglioramenti significativi in termini di resistenza, durata, riciclabilità e riduzione delle emissioni di anidride carbonica rispetto all’asfalto tradizionale.

Un approccio rivoluzionario è rappresentato dalla terra cruda, utilizzata nel prototipo Tecla, un’unità abitativa multi-stampata in 3D progettata dallo studio di architettura di Mario Cucinella. Questo materiale, ottenuto dalla terra di scavo sul luogo, elimina la necessità di trasportare materiali, rendendo l’edificio completamente riciclabile e riducendo l’impronta ambientale.

Inoltre il micelio (radice dei funghi) è utilizzato come coibentante 100% naturale. La lana di pecora assorbe le sostanze inquinanti ed è un ottimo fonoassorbente e isolante termico. Ci sono poi gli isolanti realizzati con materiali riciclati, come i pannelli isolanti in PET derivati dal riciclo delle bottiglie di plastica.

Il legno trasparente: pro e contro

Il legno trasparente offre vantaggi estetici e sostenibili, ma è essenziale considerare attentamente i suoi svantaggi, come la gestione del trattamento chimico e l’impatto energetico durante la fabbricazione. Si ottiene infatti da qualisiasi legno sottoponendolo a diversi processi chimici in modo da eliminarne la componente di legnina. Al termine viene cosparso di resina per renderlo più resistente e colmarne le porosità.

Lascia passare il 90% dei raggi solari è quindi è una possibile alternativa al vetro o un alleato fondamentale per sfruttare i raggi solari in tetti e mura dell’edificio.