L’insufflaggio termico è una tecnica avanzata di isolamento che consente di migliorare l’efficienza energetica di un edificio senza la necessità di interventi strutturali invasivi. Questa metodologia rappresenta un’alternativa efficace al cappotto termico, soprattutto quando si tratta di edifici esistenti con intercapedini vuote nelle pareti. Il suo funzionamento si basa sul principio di riempire questi spazi con materiali isolanti ad alta efficienza, impedendo così la dispersione del calore e garantendo un maggiore comfort abitativo.

In questa pratica guida vediamo quanto costa, quali sono i pro e i contro, quanto dura l’intervento e quanti gradi e classi energetiche permette di recuperare. Vediamo anche quando e se conviene rispetto al cappotto termico.

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Cos’è l’insufflaggio e in cosa consiste?

In cosa consiste l’insufflaggio? L’aria contenuta nelle intercapedini delle pareti non rimane ferma, ma si muove creando moti convettivi che contribuiscono alla dispersione termica. Riempire questi spazi con un materiale isolante permette di ridurre notevolmente il passaggio di calore, con il risultato di una minore necessità di riscaldamento in inverno e di raffrescamento in estate. Questa soluzione si rivela particolarmente indicata negli edifici costruiti tra gli anni ’60 e ’90, quando le pareti a cassa vuota erano una pratica comune per cercare di migliorare l’isolamento termico, sebbene con risultati spesso poco efficaci.

I vantaggi dell’insufflaggio termico: quali sono?

Uno dei principali vantaggi dell’insufflaggio termico è la rapidità di esecuzione, poiché un appartamento di medie dimensioni può essere completamente isolato in un solo giorno. Questo tipo di intervento non richiede opere murarie invasive, eliminando la necessità di traslochi o di lunghi periodi di inutilizzo dell’abitazione.

Un altro beneficio è il miglioramento del comfort termico, con una riduzione delle dispersioni di calore che permette di mantenere temperature più stabili all’interno della casa, rendendola più calda in inverno e più fresca in estate. Inoltre, l’isolamento termico ottenuto si traduce in un significativo risparmio energetico, con una riduzione dei consumi che può variare dal 20% al 60%, a seconda delle caratteristiche dell’edificio e della qualità dell’intervento.

Questo consente non solo di ridurre le spese in bolletta, ma anche di aumentare la classe energetica dell’immobile, rendendolo più efficiente e valorizzandone il valore di mercato.

Gli svantaggi dell’insufflaggio termico: quali sono?

Rispetto ad altre soluzioni di isolamento, l’insufflaggio presenta alcuni limiti. Quali sono gli svantaggi? Non è adatto a tutti gli edifici, in quanto la sua efficacia dipende dalla presenza di intercapedini sufficientemente ampie per poter essere riempite con materiali isolanti.

Inoltre, pur riducendo in modo significativo le dispersioni termiche, non elimina completamente i ponti termici, ossia quelle aree in cui il calore continua a disperdersi, come i pilastri e le travi strutturali.

Per ottenere un isolamento completo, potrebbe essere necessario combinare l’insufflaggio con altre tecniche, come la coibentazione del tetto o l’isolamento dei solai.

Isolamento termico: cappotto termico o insufflaggio?

Il confronto con il cappotto termico evidenzia alcune differenze sostanziali tra le due tecniche. Il cappotto termico, che consiste nell’applicazione di pannelli isolanti sulle pareti esterne, offre un isolamento più uniforme e continuo, ma comporta costi più elevati e tempi di realizzazione più lunghi.

Mentre l’insufflaggio può essere completato in poche ore, l’installazione di un cappotto termico richiede settimane di lavoro e la necessità di ponteggi esterni. Inoltre, per realizzare un cappotto termico è spesso necessario ottenere permessi edilizi e approvazioni condominiali, mentre l’insufflaggio può essere effettuato senza alcuna autorizzazione.

Dal punto di vista economico, il cappotto termico ha un costo decisamente superiore, risultando da tre a cinque volte più costoso rispetto all’insufflaggio.

Quanto costa l’insufflaggio? I costi

I costi dell’insufflaggio termico variano in base a diversi fattori. Tra questila superficie da isolare, lo spessore delle intercapedini e il tipo di materiale utilizzato. In generale, per un appartamento medio, il costo di un intervento completo oscilla tra i 2.200 e i 2.700 euro, IVA esclusa.

È importante affidarsi a professionisti qualificati per garantire un’installazione corretta e duratura nel tempo. Evitate soluzioni economiche che potrebbero rivelarsi inefficaci o richiedere successivi interventi correttivi.

Quanti gradi si recuperano?

Il miglioramento termico ottenibile grazie all’insufflaggio dipende dalle condizioni specifiche dell’edificio. In media, è possibile guadagnare da uno a quattro gradi in inverno, riducendo sensibilmente il fabbisogno energetico per il riscaldamento. Gli appartamenti situati ai piani intermedi beneficiano maggiormente di questo tipo di isolamento, mentre quelli situati all’ultimo piano possono necessitare di ulteriori interventi, come l’isolamento del tetto, per ottenere risultati ottimali.

Che materiali si usano per un lavoro efficace?

I materiali impiegati nell’insufflaggio si dividono in due categorie principali:

  • materiali sfusi, come fibra di cellulosa, perle di polistirolo e lana di roccia,
  • espansi, come poliuretano espanso e resina ureica espansa traspirante.

 

Tra questi, la resina ureica espansa, come il prodotto ISOFOR, rappresenta una delle scelte migliori. Grazie alla sua bassa conducibilità termica e alla sua elevata traspirabilità garantisce un riempimento completo delle intercapedini. Riduce inoltre al minimo il rischio di lasciare spazi vuoti che potrebbero compromettere l’efficacia dell’isolamento.

Quando conviene rispetto al cappotto termico?

L’insufflaggio termico è particolarmente conveniente per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione con un intervento rapido ed economico. Questa soluzione è ideale per edifici con intercapedini vuote. In questi casi rappresenta il metodo più semplice ed efficace per ridurre la dispersione termica senza modificare l’estetica della struttura.

Grazie alle detrazioni fiscali attualmente in vigore, che prevedono un risparmio del 50% per le prime case e del 36% per le seconde abitazioni, l’investimento in un intervento di insufflaggio risulta ancora più vantaggioso.

Con un’adeguata progettazione e l’impiego di materiali di alta qualità, l’insufflaggio termico si conferma una delle migliori opzioni disponibili. Questo per chi vuole ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort abitativo con un intervento mirato e non invasivo.