La pleura è una membrana sierosa che ricopre i polmoni e l’ispessimento pleurico è il suo ingrossamento, un aumento di spessore dovuto a una infiammazione pleurica. Questa membrana sierosa è a sua volta formata da due foglietti (parietale, il più esterno, e viscerale, il più interno).
Cosa vuol dire quindi ispessimento della pleura? In questa guida cercheremo di rispondere a cosa significa ispessimento ed altre domande. L’ispessimento pleurico è provocato dall’inalazione delle fibre di amianto e polveri. Può essere di tipo monolaterale o bilaterale, a seconda se siano interessati uno o entrambi i polmoni. Tale infiammazione della pleura può anche degenerare in mesotelioma pleurico, tumore della pleura causato dall’esposizione all’asbesto.
Nonostante sia stato bandito dal 1992 con la Legge 257, l’amianto è ancora oggi un pericolo per la salute e per l’ambiente. A distanza di così tanti anni infatti è ancora molto diffuso negli edifici soprattutto privati e le bonifiche, che sono l’arma di prevenzione più efficace, sono in ritardo. L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e l’avv. Ezio Bonanni si battono da decenni per la sicurezza dell’ambiente di vita delle persone, sia esso in casa o sul lavoro. Con la collaborazione del Gruppo Colombo Immobiliare, con il quale ha stipulato un protocollo d’intesa, offre anche consulenza tecnica, oltre che medica e legale. Collabora anche con l’Osservatorio Vittime del Dovere perché chiunque subisce danni nel compimento del proprio dovere possa avere giustizia. Per contattarci chiama il numero verde 800.034.294 oppure compila il form.
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Ispessimento pleurico, malattia asbesto correlata
Ispessimento pleurico cosa significa? L’ispessimento pleurico è una malattia asbesto correlata. I sintomi di chi soffre di pleura ispessita sono diversi a seconda del grado di ispessimento. Quando è un lieve ispessimento pleurico, può essere asintomatico. Se invece è più grave ispessimento pleurico sintomi possono essere tosse secca; dolore toracico; sindrome respiratoria restrittiva con dispnea da sforzo.
Se si presentano dei sintomi sospetti, è sempre bene rivolgersi al medico. In particolare, è necessario fare controlli quando si svolgono dei lavori a rischio esposizioni. Fanno sì, infatti, che sia possibile diagnosticare in tempo l’infiammazione e prevenire l’insorgenza di patologie più gravi come il mesotelioma. Quest’ultimo è il tumore alla pleura che interessa il mesotelio, ossia il rivestimento della cavità pleurica.
Esistono diverse tipologie di ispessimento: ispessimento pleurico parietale, ispessimenti pleurici apicali e ispessimento pleurico bilaterale.
Mesotelioma, il principale tumore da amianto
Il mesotelioma è un tumore che avere una latenza anche di 50 anni; in Italia e nel mondo si continua a morire di questa patologia molto grave e quasi sempre a prognosi infausta. La colpa di questa malattia è esclusivamente l’amianto. Per capire l’ampiezza del fenomeno e la sua gravità, è possibile approfondire con la lettura del testo dell’avv. Bonanni “Il Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022“. L’ONA ha anche messo a punto l’App Amianto per segnalare siti contaminati e permettere alle persone di proteggersi; è gratuita ed è possibile scaricarla dal Play Store.
Oltre al mesotelioma, esistono altri tumori pleurici e sono:
- Tumore solitario fibroso della pleura, molto raro e spesso benigno; interessa le cellule mesenchimali, ossia cellule primitive e non specializzate che si possono trasformare in qualsiasi altro tipo di cellula del corpo;
- Neoplasie secondarie ad altri tumori come quello al seno, che può metastatizzare nella pleura e nel mediastino (lo spazio compreso tra i due polmoni che contiene il cuore, i grandi vasi sanguigni, esofago e trachea);
- Linfomi, neoplasie che interessano le cellule del sistema linfatico e del reticolo endoteliale.
Pleurite, l’anticamera del mesotelioma
Anche la pleurite è un’infiammazione della pleura e può essere una tra ispessimento pleurico cause. Può essere acuta o cronica e in alcuni casi rappresenta l’anticamera per lo sviluppo del mesotelioma pleurico. Quindi si tratta di un importante campanello d’allarme, da non sottovalutare e da monitorare attentamente.
Alla base di questa infiammazione ci sono, oltre all’esposizione alle fibre nocive di amianto, anche e soprattutto da agenti infettivi, che siano batteri o virus. Questi ultimi rappresentano la causa principale della pleurite. Come detto, però, anche le fibre di amianto possono causare tale infiammazione. Essa consiste nell’accumulo di liquido tra i due foglietti pleurici; tale condizione è definita pleurite non cancerosa (benigna) da amianto.
Il sintomo principale della pleurite è un dolore al torace lancinante, come trafittivo, durante la respirazione che può diventare difficoltosa. Ci sono poi tosse secca e febbre tra i sintomi della pleurite più comuni; in alcuni casi tra i sintomi della pleurite ci sono anche mal di gola, diarrea, perdita di peso, inappetenza, oltre a brividi, tachicardia, affaticabilità.
Come si cura la pleurite? Essendo di natura principalmente virale, in genere si risolve spontaneamente in qualche giorno. Quando batterica e la pleurite è grave, si interviene invece con antibiotici.
Lo stretto legame tra le fibre di amianto e tumori
L’amianto è altamente cancerogeno ed è tra i fattori di rischio principali per il tumore al polmone, oltre che per i mesoteliomi e per l’ispessimento pleura. Legate alla cosidetta fibra killer, che si può disperdere nell’aria ed essere inalata, oppure può mescolarsi nell’acqua potabile (quando per esempio l’amianto è presente nelle tubature), ci sono molte patologie.
La sua natura cancerogena è riconosciuta a livello globale dalla IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), che ha dedicato una monografia ai tipi di asbesto esistenti e che li ha classificati nel Gruppo 1 dei cancerogeni per l’uomo, quindi tra i più pericolosi.
Prestazioni per le vittime di ispessimento pleurico
Sulla base di questi presupposti scientifici, per l’ispessimento pleurico c’è la presunzione legale di origine per il riconoscimento della malattia professionale. L’INAIL ha infatti incluso questa malattia nella Lista I (malattie da amianto con origine lavorativa di “elevata probabilità”). In questo modo è sufficiente la prova della presenza di amianto nellìambiente lavorativo per ottenere il riconoscimento delle prestazioni previdenziali; non c’è nemmeno una soglia limite da superare, come indicato dalla sentenza di Cassazione, Sezione Lavoro, numero 23653/16.
In base al grado invalidante, la vittima ha diritto alle prestazioni INAIL di:
- indennizzo: tra il 6 e il 15%;
- dal 16% rendita mensile INAIL, per il danno biologico e patrimoniale per diminuite capacità di lavoro.
Agli ispessimenti pleurici è associato un grado di invalidità compreso tra l’1 e il 5%; sono infatti classificati come un codice 331: “danno anatomico in assenza o con sfumata ripercussione“, come le placche pleuriche. Al di sotto del 6% il risarcimento è a carico del datore di lavoro.
In caso di decesso, invece, il risarcimento INAIL va al coniuge superstite sotto forma di rendita di reversibilità (50% della prestazione spettante alla vittima) e ai figli (20% ciascuno, purché non superi l’iniziale 100%).
All’INPS è invece possibile chiedere la maggiorazioni contributive per ispessimenti pleurici per tutto il periodo di esposizione ad amianto (L. 257/1992, art. 13 comma 7). Il coefficiente è 1,5 quindi si ottiene per il periodo riconosciuto il 50% di contributi. Si può così raggiungere prima il pensionamento oppure procedere con una rivalutazione pensionistica. Si può chiedere il prepensionamento amianto quando il lavoratore non raggiunge comunque i requisiti per la pensione di vecchiaia.
Coloro ai quali è riconosciuto lo status di vittima del dovere, hanno diritto anche ad altre speciali tutele. Per maggiori informazioni e per ottenere una consulenza gratuita, chiama il numero 800.034.294.
La battaglia dell’ONA contro i danni da amianto
Tra i risultati più importanti dell’ONA nella sua battaglia ultradecennale contro i danni da amianto, c’è l’immediato pensionamento dei lavoratori già ammalati, anche se la patologia non si è ancora evoluta in tumore.
I lavoratori che non hanno ancora diritto alla pensione anche con le maggiorazioni contributive amianto, possono presentare domanda di pensione d’inabilità amianto. Si tratta di un pensionamento anticipato che si ottiene con il riconoscimento della natura professionale della malattia asbesto correlata.
Tale possibilità era riconosciuta inizialmente solo ai malati di mesotelioma, tumore al polmone e asbestosi (L. 232/2016 art. 1, co. 250); poi è stata ampliata la platea anche tutte le altre vittime con la Legge 58/2019, art. 41 bis, convertito con il D.L. 34/2019. L’impianto normativo originario è stato integrato con i commi 250 bis e 250 ter.
Tutti coloro ai quali è stata riconosciuta la malattia professionale asbesto correlata, compreso l’ispessimento pleurico, hanno diritto alla quiescenza con pensione di invalidità amianto. Il requisito è aver maturato un minimo di 5 anni di contributi, di cui 3 nel periodo precedente alla richiesta. La domanda si presenta entro il 31 marzo di ogni anno.
Consulenza gratuita per ispessimento pleurico, contattaci
Le vittime di ispessimento pleurico di natura professionale hanno specifici diritti; così come anche gli altri malati per esposizione ad amianto o altri cancerogeni, come per esempio il radon, gas naturale radioattivo, o le radiazioni ionizzanti.
Per approfondire i benefici ai quali hai diritto, in base alla tua specifica posizione e situazione, puoi metterti direttamente in contatto con noi per una consulenza gratuita. Chiama il numero verde 800.034.294. Compilando il form e lasciando i tuoi recapiti, invece, sarai ricontattato nel giro di poche ore. L’ONA e l’Osservatorio Vittime del Dovere, associazioni entrambe presiedute dall’avv. Bonanni, che guida il loro pool di legali e di volontari, sostiene le vittime con consulenze gratuite. Il Gruppo Colombo Immobiliare collabora con queste due associazioni, offrendo il proprio contributo tecnico.
Anche le vittime di ispessimento pleurico infatti hanno diritto al risarcimento danni. Si può far valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, nonché chiedere i danni morali ed esistenziali al datore di lavoro. La quantificazione del risarcimento è personalizzata e si basa sulle tabelle del Tribunale di Milano.
Contattaci per sapere a cosa hai diritto e per usufruire dei servizi di assistenza tecnica, medica e legale gratuita.