Il mesotelioma pericardico è una neoplasia rara e molto aggressiva che colpisce il pericardio. Il pericardio è un organo membranoso che, come un sacco, riveste il cuore e l’origine dei grossi vasi. Come gli altri tipi di mesotelioma, anche quello pericardico trova la sua unica causa nell’esposizione alle fibre di amianto, anche detto asbesto.
In questa guida scopriamo tutto sul mesotelioma pericardico: cos’è, come si origina e quali sono i suoi sintomi, trattamenti e cura e esami per la diagnosi. Approfondiamo anche la pericolosità dell’amianto e l’importanza della bonifica nei luoghi di vita e di lavorro per scongiurare la possibilità di contrarre questa malattia, ad esito spesso infausto.
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Indice dei contenuti
Mesotelioma pericardico: cos’è?
Il mesotelioma pericardico è dunque un tumore aggressivo che rappresenta circa l’1 % dei casi di mesotelioma. Il più diffuso è il mesotelioma pleurico, che rappresenta da solo circa l’80% di tutti i tumori del mesotelio. Colpisce l’organo sieroso che riveste il cuore, come un foglietto sottile e trasparente. Come tutti i tumori maligni, ha la capacità di diffondersi nei tessuti limitrofi e in organi anche distanti, formando le cosiddette metastasi.
In seguito all’esposizione alle fibre di amianto il tumore del mesotelio del pericardio può avere una latenza temporale che arriva a 50 anni. Le aspettative di vita sono molto basse. La diagnosi precoce migliora il tasso di sopravvivenza che resta comunque poco al di sopra della soglia di 5 anni dalla diagnosi. L’unica prevenzione efficace consiste nell’evitare le esposizioni ad amianto. Solo evitando ogni tipo di esposizione si azzera il rischio di contrarre una malattia amianto-correlata e/o un mesotelioma.
Solo successivamente si passa alla tutela risarcitoria. In caso di malattia professionale, il mesotelioma rientra tra le patologie su cui c’è la presunzione legale d’origine. Perciò “il nesso causale tra l’esposizione e l’evento infausto può ritenersi dimostrato” (Cass. Civile, Sez. 3, 13512/2022).
Mesotelioma pericardico: le cause
Il fattore di rischio principale per il mesotelioma cardiaco (mesotelioma del pericardio viscerale e pericardio parietale) è l’esposizione ad amianto. Con il termine amianto si intende un gruppo di minerali, i minerali di amianto, che rilasciano fibre sottilissime nell’ambiente che possono essere facilmente inalate. Si depositano nell’organismo umano e causano gravi infiammazioni che attraverso la cancerogenesi possono trasformarsi in neoplasia.
L’amianto, grazie alle sue caratteristiche tecniche notevoli (resistenza al calore, alla trazione e agli attacchi di agenti esogeni) ed al basso costo di produzione, è stato ampiamente utilizzato in numerosissime applicazioni. Tra di esse spicano le applicazioni in edilizia (leggi tutto su amianto nell’edilizia): dalle coperture e isolamento di tetti (di solito in Eternit), tegole, pavimenti, vernici, ecc, negli edifici pubblici e privati, nei condomini e nelle case. In seguito ai cogenti ritardi nella bonifica amianto nel nostro paese sono ancora presenti circa 40.000 tonnellate di materiali di amianto in edifici costruiti prima del 1992.
La pericolosità dell’esposizione ad amianto
Lo IARC (International Agency For Research On Cancer – Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (che fa parte dell’ONU), nella monografia sull’amianto (2012. Asbestos. Actinolite, amosite, anthophyllite, chrysotile, crocidolite, tremolite. IARC Monogr Evaluation Carcinog Risk Chem Man, Vol. 100C) precisa che: “There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) solo il mesotelioma costituisce il 4% della mortalità globale per il cancro nel corso di questi ultimi anni (per tutte le età e per entrambi i sessi).
I settori maggiormente a rischio amianto sono indicati in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed. 2022, dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, organizzazione in prima linea nella lotta all’amainto e che collabora con il Gruppo Colombo.
Mesotelioma pericardico: i sintomi
Tra i primi sintomi del mesotelioma pericardico ci sono sintomi aspecifici, che possono cioè essere ricondotti a diverse malattie, di natura meno grave, ritardando la tempestività della diagnosi. Una diagnosi precoce è fondamentale per la buona riuscita delle terapie e per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di mesotelioma del pericardio.
Tra i sintomi iniziali della malattia figurano:
- astenia;
- tosse;
- tachicardia;
- perdita di peso;
- ascite (raccolta patologica di liquidi nelal cavità toracica);
- febbre;
- stanchezza.
I sintomi del tumore pericardico negli stadi più avanzati sono:
- sudorazione;
- tromboflebia;
- hypercoagulability;
- febbre dall’origine sconosciuta;
- lesioni infiammatorie acute.
Nel caso in cui si presentino alcuni di questi sintomi e che la loro persistenza si protragga per più di due settimane senza segni di miglioramento è necessario consultare il medico curante o uno specialista.
Diagnosi del mesotelioma pericardico
La diagnosi del mesotelioma del pericardio si basa sulla biopsia pericardica e sulle tecniche di imaging (ecografia e tomografia computerizzata). In ogni caso, è sempre necessario l’esame istologico sulla biopsia tissutale e sui risultati dell’immunocolorazione per avere una diagnosi certa ed affidabile.
Tra gli esami per una diagnosi accurata ricordiamo:
- esame istologico (che rileva le caratteristiche istologiche delle cellule tumorali);
- tomografia computerizzata (esame TC);
- pericardiotomia (intervento chirurgico di incisione del sacco pericardico nel corso di interventi di chirurgia cardiaca);
- biopsia (in corso di intervento chirurgico o con ago tranciante);
- ecografia addominale.
La sorveglianza sanitaria degli esposti ad amianto è fondamentale per realizzare la prevenzione secondaria e la diagnosi precoce. Le la diagnosi e la sorveglianza dovrebbero basarsi sulle linee guida espresse nel Consensus Report di Helsinki e nel suo aggiornamento del 2014.
Trattamenti e cure
Esistono diversi tipi di classificazione per il mesotelioma pericardico. Si parla di metodo Butchart quando invade il diaframma e il pericardio raggiungendo il cuore, la pleura controlaterale, il peritoneo o organi extratoracici.
Si parla di metodo Brigham, quando il mesotelioma maligno è confinato nella pleura parietale omolaterale alla zona colpita, al pericardio, al polmone e al diaframma omolaterali. In generale, quanto più precoce è lo stadio del tumore all’inizio della terapia, tanto migliore è la prognosi e più alte le chance di sopravvivenza. Tuttavia, nel caso del mesotelioma pericardico, la guarigione completa è molto rara. Quindi, l’obiettivo primario della terapia e cura mesotelioma è il controllo dei sintomi al fine di consentire una qualità di vita accettabile.
- Terapie integrate del mesotelioma del pericardio
L’approccio con terapie integrate permette di ridurre la massa tumorale e, conseguentemente, prolungare la sopravvivenza del paziente. Le procedure di maggior successo sono quelle effettuate negli stadi iniziali della malattia (I e II stadio) che combinano chirurgia, radioterapia e chemioterapia (chemioterapia pre operatoria + intervento chirurgico + radioterapia post-operatoria). Questo approccio, però, può essere proposto solo a determinati pazienti, giovani, in ottime condizioni generali e non affetti da altre malattie. In ogni caso, non è da ritenersi un trattamento standard, perché non sono ancora disponibili studi adeguati che ne dimostrino un valido beneficio in termini di prolungamento della sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia.
- Chirurgia del mesotelioma del pericardio
L’approccio chirurgico al mesotelioma pericardico non è tra quelli più consigliati in quanto non è considerato di grande successo, specialmente se utilizzato da solo. Invece le possibilità di successo aumentano se viene combinato con la radioterapia e chemioterapia. L’intervento chirurgico di riferimento per il mesotelioma pericardico è la cosiddetta pericardiotomia, ovvero l’intervento di incisione del sacco pericardico al fine di asportare le formazioni patologiche intrapericardiche.
Altre terapie per il mesotelioma del pericardio
- Radioterapia nel mesotelioma pericardico
La radioterapia è solitamente impiegata successivamente all’intervento chirurgico, eventualmente se possibile in combinazione con la chemioterapia. Lo scopo del trattamento combinato con radioterapia e chemioterapia dopo l’intervento è quello di consolidare gli effetti della chirurgia e prolungare l’aspettativa di vita. In alcuni casi può superare anche i 5 anni. La radioterapia può essere praticata anche a scopo palliativo, ma non può essere considerata l’unico trattamento terapeutico. La dose richiesta sarebbe molto elevata e dunque altamente tossica per qualunque paziente.
- Chemioterapia nel mesotelioma del pericardio
La chemioterapia consiste nella somministrazione per infusione endovenosa (EV) di farmaci per ridurre o arrestare la progressione del cancro. In rari casi di efficacia (di riduzione della massa tumorale), favorisce l’approccio chirurgico. In altri casi, si limita soltanto a bloccare la crescita della malattia e favorisce il miglioramento dei sintomi.
- Cure sperimentali del mesotelioma del pericardio
L’ONA ha elaborato un protocollo per la cura del mesotelioma del pericardio e di tutti gli altri mesoteliomi. Le linee guida sono state recepite dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’Osservatorio Nazionale Amianto. L’ONA ha ottenuto, con il pool di medici oncologi significativi risultati.
L’approccio chirurgico, moderato, nei soli casi in cui è utile, l’assenza di abuso della chemioterapia, etc., hanno permesso, in qualche caso la guarigione mesotelioma, in tutti i casi un maggior periodo di sopravvivenza a migliori condizioni di salute.
Mesotelioma pericardico: assistenza medica e legale
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso il lavoro del suo Presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni coadiuvato da un team di legali esperti, offre assistenza legale gratuita alle vittime di malattie asbesto correlate. I malati hanno infatti diritto ad essere integralmente risarciti, così come i loro famigliari.
Colombo e ONA collaborano a 360° per fornire un’assistenza completa alle vittime dell’amianto. All’assistenza legale e medica fornita da ONA si aggiunge la consulenza tecnica per il rischio amianto negli immobili di Colombo. Il Gruppo si occupa infatti di promuovere la prevenzione primaria degli ambienti di vita, ambienti la cui salubrità è essenziale per garantire la salute degli abitanti. Attraverso la consulenza amianto è possibile conoscere i doveri e gli obblighi di legge rispetto al rischio amianto negli immobili. Possibile inoltre avvalersi della consulenza per stabilire il metodo di bonifica più adatto: rimozione, incapsulamento e confinamento amianto.
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