Il confinamento amianto è una delle 3 tecniche di bonifica previste attualmente dalla normativa italiana per ridurre il rischio di esposizione alle fibre di asbesto e di incidenza delle gravi malattie che provocano.
In questa guida scopriamo come funziona il confinamento amianto, vantaggi e svantaggi e incentivi per la bonifica amianto. Scopriamo anche come ottenere l’assistenza e la consulenza tecnica per il confinamento. Infatti la società Colombo Immobiliare ha stipulato un protocollo d’intesa con l’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto per avvalersi della professionalità dei tecnici, dei medici e legali dell’associazione. Per maggiori informazioni chiamare il numero verde 800.034.294 o compilare il form.
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Confinamento amianto: che cos’è e cosa prevede?
Cos’è il confinamento amianto? Qual è per confinamento significato specifico? Il confinamento amianto consiste nell’installazione di una barriera a tenuta o di una sovra copertura con lastre isolanti, che separano i materiali contenenti amianto dalle aree fruibili di un edificio. Questa tecnica segue solitamente quella dell’incapsulamento. L’incapsulamento permette infatti di ricoprire eternit con una pellicola penetrante e impermeabile che non permette il rilascio delle fibre killer. Si impedisce in questo modo che i materiali di amianto continuino a rilasciare fibre tossiche all’interno del confinamento.
La normativa di riferimento è quella relativa al D.M. 06/09/1994 e al D.M. 20/08/1999. Secondo quest’ultima, il confinamento eternit è necessario quando l’area contaminata è a rischio di dispersione di fibre, le quali costituiscono una potenziale fonte di inquinamento ambientale.
In genere lo si applica in presenza di aree circoscritte. Così come gli altri interventi di bonifica richiede delle specifiche attività di controllo e manutenzione successive; ciò allo scopo di verificare che non ci sia dispersione di amianto nell’ambiente circostante. Il proprietario deve anche nominare un Responsabile che ne verifichi la realizzazione.
Perché è importante bonificare le aree a rischio amianto?
Le fibre dei minerali di amianto si disperdono facilmente nell’ambiente e vengono, altrettanto facilmente, inalate. Sono responsabili di gravi processi infiammatori che possono evolvere in malattie ancora più gravi e spesso fatali attraverso il processo della cancerogenesi (Inflammation in malignant mesothelioma – friend or foe?. Ann Cardiothorac Surg. 2012;1(4):516–522).
L’OMS chiarisce la pericolosità di tutti i tipi di amianto e afferma che non esistono approcci controllati al rischio amianto. L’unica tecnica di bonifica che riduce a zero il rischio di ammalarsi è infatti la rimozione e lo smaltimento in discarica dell’amianto. Essa permette infatti di evitare qualunque forma di esposizione, indipendentemente da eventuali traumi violenti (terremoti, alluvioni) e indipendentemente da un piano di manutenzione eternit. Il confinamento amianto, così come l’incapsulamento prevedono infatti la manutenzione dell’area interessata e il controllo del rilascio di fibre. L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto raccomanda la rimozione anche se, pure in questo caso ci sono pro e contro, e ogni caso e edificio merita una riflessione a sé.
L’app amianto, sviluppata da ONA – Osservatorio Nazionale Amianto è un importante strumento per la mappatura dei siti contaminati in Italia e offre un valido supporto per la tutela della salute e la prevenzione delle esposizioni.
L’amianto è pericoloso anche a basse dosi
La Corte di Cassazione, IV Sez. Penale, n. 45935/2019, ha evidenziato e chiarito come anche le esposizioni a basse dosi siano dannose e rischiose. Le monografie dello IARC approfondiscono il legame tra malattie asbesto correlate e minerali di amianto.
Approfondisci su: Report Consensus di Helsinki e Libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed. 2022
Per altri approfondimenti: VII Rapporto RENAM sui mesoteliomi e i risultati della Commissione d’Inchiesta uranio impoverito e amianto e altri rischi.
Tecniche bonifica amianto procedura di confinamento
Prima di procedere alla bonifica amianto, è necessario verificare le condizioni della copertura di asbesto sulla quale si deve intervenire. Nel caso di amianto compatto (come nel caso di Eternit) la bonifica non è obbligatoria e imposta dalla legge, a meno che la struttura sia danneggiata e quindi in grado di rilasciare fibre killer. In questo caso sono previsti i protocolli di incapsulamento e/o confinamento.
Se la matrice compatta è integra si può procedere direttamente con il confinamento. Altrimenti si inzia con l’incapsulamento ovvero creando, attraverso speciali liquidi aggrappanti e impermeabilizzanti, una copertura dei materiali che impedisce il rilascio delle fibre.
Si installa in seguito una barriera che separa i materiali contenenti amianto dalle aree occupate dell’edificio. Per fare ciò viene installata una nuova copertura di lastre isolanti al fine di proteggere le zone della struttura dal rilascio delle fibre.
Prima di tale operazione, però, è obbligatoria la presentazione alla ASL di un piano di controllo e manutenzione; a questo si aggiunge anche un’analisi del prodotto, l’allestimento delle opere di sicurezza e la fornitura e posa del nuovo materiale.
Confinamento amianto: vantaggi e svantaggi
La bonifica amianto tramite confinamento di una copertura Eternit e in generale di cemento amianto è vantaggiosa per almeno 4 motivi:
- non dovendo ricorrere a materiali sostitutivi, il costo è nettamente inferiore rispetto alle altre tecniche di bonifica;
- non produce rifiuti tossici e pericolosi da smaltire, come nel caso della rimozione;
- riduce il rilascio delle fibre nocive e cancerogene nell’ambiente;
- garantisce un alto livello di resistenza a scosse, sollecitazioni o urti.
Tra gli svantaggi dell’amianto confinato ricordiamo che:
- è necessario verificare se la struttura da bonificare può sopportare il carico della nuova copertura di confinamento;
- la barriera di contenimento deve restare in buono stato, grazie a un costante programma di controllo e manutenzione;
- senza il preventivo fissaggio tramite incapsulante, durante l’intervento vi è un rilascio di fibre a secco;
- potrebbe essere necessario procedere alla rimozione in un secondo momento.
Bonus bonifica amianto: detrazione del 50% e Superbonus 110%
Gli incentivi bonifica amianto consentono a chiunque sia titolare di un reddito d’impresa di avere un credito d’imposta del 50% per tutti gli interventi di bonifica e smaltimento amianto procedura su edifici presenti nel territorio italiano.
Il bonus amianto è stato creato nel 2016 con decreto dell’allora Ministero dell’Ambiente.
La legge di Bilancio 2021 n.178 del 30 dicembre 2020 prevede la proroga al 31 dicembre 2021 della detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia, indicati dall’articolo 16-bis del TUIR. Il massimo che si può detrarre sono 96.000 euro.
Il superbonus al 110% è valido per gli interventi di efficientamento energetico e antisismici. Grazie alla proposta presentata dall’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto è possibile estendere il superbonus anche alle spese relative a rimozione e bonifica dell’amianto.
Assistenza tecnica amianto: bonifica dei siti contaminati
L’assistenza e consulenza tecnica del Gruppo Colombo è un supporto fondamentale nel processo di bonifica dei siti contaminati da amianto. La consulenza e l’assistenza tecnica sono essenziali per determinare la tecnica di bonifica più adatta al sito e per svolgere correttamente tutta la procedura di bonifica in accordo con le normative vigenti.
La consulenza è utile anche per presentare la documentazione necessaria per avere accesso agli incentivi e al superbonus 110%.