Nel 2025 la normativa fiscale italiana in materia di amianto subirà alcune modifiche significative, con l’obiettivo di incentivare la bonifica e la rimozione di questo materiale pericoloso. Questa guida ti aiuterà a comprendere quali sono le agevolazioni fiscali disponibili, come funziona l’aliquota IVA applicata alle operazioni di smaltimento e quali incentivi sono previsti per chi decide di eliminare l’amianto dagli edifici.
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L’importanza della bonifica dell’amianto e le nuove misure fiscali
L’amianto è un materiale altamente nocivo per la salute umana, come confermato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che lo classifica tra le sostanze cancerogene. L’esposizione alle sue fibre è legata a gravi patologie respiratorie, tra cui il mesotelioma e altre malattie polmonari. Per questo motivo, la sua rimozione è un obiettivo prioritario per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
A partire dal 2025, la Legge di Bilancio introduce importanti novità riguardanti l’IVA agevolata per lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto e le detrazioni fiscali per le operazioni di bonifica. Questi cambiamenti sono volti a incentivare le pratiche di rimozione sicura, promuovendo al contempo il recupero e il riciclo dei materiali per ridurre l’impatto ambientale.
Come funziona l’aliquota IVA per lo smaltimento dell’amianto?
Uno degli aspetti più rilevanti della regolamentazione fiscale riguarda l’aliquota IVA applicata ai servizi di bonifica dell’amianto. Attualmente, l’aliquota standard è del 22%, ma viene applicata in forma agevolata nel caso di interventi su edifici residenziali, a condizione che i lavori siano eseguiti da aziende specializzate e conformi alle normative vigenti.
Questa agevolazione si estende a diverse operazioni, tra cui la rimozione, l’incapsulamento e il confinamento dell’amianto. Inoltre, per chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia che includano la bonifica, è possibile beneficiare di ulteriori detrazioni fiscali attraverso strumenti come il bonus ristrutturazioni e l’Ecobonus.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025
Una delle modifiche più significative riguarda l’aliquota IVA applicata ai rifiuti conferiti in discarica. A partire dal 2025, l’aliquota per lo smaltimento dei rifiuti da discarica o inceneriti senza recupero energetico passerà dal 10% al 22%. Questo cambiamento è stato introdotto con l’obiettivo di ridurre l’uso delle discariche, in linea con i principi dell’economia circolare e della transizione ecologica.
L’aumento dell’IVA per questi rifiuti mira a scoraggiare il ricorso allo smaltimento tradizionale, spingendo invece verso soluzioni più sostenibili, come il riciclo e il riutilizzo dei materiali. Tuttavia, questa misura potrebbe avere ripercussioni sui costi della bonifica, rendendo ancora più essenziale l’accesso agli incentivi fiscali per sostenere i cittadini e le imprese nel processo di rimozione dell’amianto.
Incentivi per la rimozione dell’amianto: cosa cambia nel 2025?
Nel 2025, chi decide di rimuovere l’amianto da edifici pubblici o privati potrà beneficiare di diversi incentivi fiscali. Tra le principali agevolazioni troviamo:
- Bonus ristrutturazioni, che fino al 31 dicembre 2024 consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per la bonifica, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 2025, però, l’aliquota detraibile scenderà al 36%, con un tetto massimo di spesa ridotto a 48.000 euro. Inoltre, non sarà più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, ma solo della detrazione IRPEF in dichiarazione dei redditi.
- Ecobonus, che prevede una detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficientamento energetico, purché la rimozione dell’amianto sia collegata a lavori di riqualificazione. Ad esempio, se si rimuove l’amianto da una copertura per installare pannelli fotovoltaici, l’intervento può rientrare tra quelli agevolabili.
- Superbonus, che nel 2025 prevede una detrazione del 65% per interventi di miglioramento energetico o sismico che includano anche la bonifica dell’amianto. Tuttavia, la detrazione è valida solo se i lavori rispettano i requisiti tecnici richiesti dalla normativa vigente.
- Bando ISI INAIL, che mette a disposizione contributi a fondo perduto fino al 65% delle spese sostenute, con un massimo di 130.000 euro per la rimozione dell’amianto da ambienti di lavoro. Questo incentivo è destinato principalmente alle aziende e copre interventi su materiali contenenti amianto in matrice friabile, come intonaci e coibentazioni.
Come viene calcolata l’IVA sulla bonifica dall’amianto?
L’aliquota IVA per la rimozione dell’amianto varia a seconda della tipologia di intervento e della destinazione d’uso dell’immobile. Generalmente, si applica a tutte le operazioni di rimozione, incapsulamento e smaltimento di materiali contenenti amianto, comprese le spese di trasporto verso le discariche autorizzate.
Nei casi in cui la bonifica sia parte di un progetto di ristrutturazione edilizia, è possibile accedere a ulteriori detrazioni fiscali per ridurre l’impatto economico dell’intervento.
Il ruolo del Piano di lavoro amianto
Qualsiasi intervento di bonifica dell’amianto deve essere preceduto dalla presentazione di un Piano di lavoro, un documento obbligatorio che deve essere approvato dall’ASL competente. Questo piano serve a garantire la sicurezza degli operatori e dei residenti, oltre a certificare che la rimozione avvenga nel rispetto delle normative ambientali.
Nel Piano di lavoro devono essere incluse informazioni dettagliate sulle modalità di intervento, le tecniche impiegate per la rimozione e le misure di sicurezza adottate, come l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) e sistemi di ventilazione. Inoltre, devono essere specificate le procedure di smaltimento dei rifiuti pericolosi e il monitoraggio dell’area durante e dopo i lavori.
Solo rispettando questi requisiti è possibile accedere alle agevolazioni fiscali e ottenere l’IVA agevolata per la bonifica dell’amianto.
Supporto legale e consulenza sulla rimozione dell’amianto
Chiunque abbia necessità di assistenza nella gestione della bonifica dell’amianto, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici che quelli legali, può rivolgersi a consulenti specializzati. Esistono servizi gratuiti di assistenza medica e legale per chi è stato esposto all’amianto. Vale anche per altre sostanze nocive, nonché consulenze specifiche per le procedure di smaltimento. Per queste ultime in particolare potete contattare proprio noi della Colombo Immobiliare che collaboriamo con l’Osservatorio Nazionale Amianto e i loro consulenti.