L’edilizia scolastica in Italia rappresenta un pilastro fondamentale per la formazione delle nuove generazioni e il futuro del paese. Gli edifici scolastici sono luoghi di apprendimento, socializzazione e crescita personale.

Tuttavia, la situazione attuale degli edifici scolastici in Italia solleva diverse preoccupazioni, dalla sicurezza strutturale alla presenza di amianto, e richiede un intervento urgente per garantire agli studenti un ambiente adeguato per la loro formazione e per la tutela della salute.

In questo articolo, esamineremo la situazione attuale dell’edilizia scolastica in Italia, i fondi destinati al suo miglioramento attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il dibattito che riguarda in particolar modo la bonifica amianto.

Cos’è l’Edilizia Scolastica?

Ma andiamo con ordine: cos’è l’edilizia scolastica? L’edilizia scolastica si riferisce a tutte le strutture e gli edifici utilizzati per l’istruzione, inclusi asili, scuole elementari, medie e superiori, nonché istituti tecnici e professionali. Queste strutture devono fornire un ambiente sicuro e confortevole per gli studenti e gli insegnanti, promuovendo al contempo l’apprendimento e la socializzazione.

Dopo la cosiddetta riforma Gelmini si distingue un’edilizia scolastica per l’infanzia, per la scuola primaria, e per la scuola superiore di primo e di secondo grado.

Situazione attuale degli edifici scolastici in Italia

Negli ultimi anni, molti edifici scolastici in Italia hanno mostrato segni di degrado strutturale, mancanza di manutenzione e presenza di amianto. Questi problemi pongono gravi rischi per la sicurezza e la salute degli studenti e del personale scolastico. In alcune regioni, i collaudi degli edifici scolastici hanno rivelato una situazione critica, con la necessità di interventi urgenti che riguardano rischio incendi, sismico, idrogeologico e barriere architettoniche. Un gran numero di edifici scolastici può essere considerato vetusto.

Collaudi degli edifici scolastici in Italia

I collaudi degli edifici scolastici sono indagini tecniche volte a valutare lo stato delle strutture scolastiche, identificare eventuali problemi strutturali o di sicurezza e definire le azioni correttive necessarie. Negli ultimi anni, questi collaudi hanno rivelato gravi mancanze che riguardano:

  1. Degrado Strutturale: molti edifici scolastici sono in uno stato avanzato di degrado, con problemi come crepe nelle pareti, tetti fatiscenti e pavimenti instabili.
  2. Amianto: l’amianto è stato utilizzato ampiamente nell’edilizia italiana fino al 1992, fino alla messa al bando dell’asbesto, e molti edifici scolastici costruiti prima di questa data contengono tuttora amianto nei loro materiali da costruzione. Questa sostanza è altamente cancerogena, il che pone una grave minaccia per la salute degli occupanti.
  3. Mancanza di Accessibilità: molti edifici scolastici non sono conformi alle normative sull’accessibilità, rendendo difficile o impossibile l’accesso agli studenti con disabilità.

Secondo i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica il 53,2% degli edifici possiede il certificato di collaudo statico. Il 59,5% non ha quello di prevenzione incendi. Il 53,8% non ha quello di abitabilità. Il 78,6% delle scuole ha il piano di emergenza. Il 57,5% degli edifici è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici. Le barriere architettoniche sono state rimosse nel 74,5% degli edifici.

Edilizia Scolastica nelle Regioni Italiane

La situazione dell’edilizia scolastica varia notevolmente da regione a regione in Italia. Alcune regioni hanno affrontato con successo i problemi strutturali degli edifici scolastici, mentre in altre persistono gravi criticità.

Questa disuguaglianza crea disparità nell’accesso all’istruzione e nelle condizioni di apprendimento degli studenti.

In particolare, mentre alcune città presentano degli ottimi standard nell’edilizia scolastica, come per esempio Milano e Firenze, nelle zone rurali, comprese quelle della Lombardia e della Toscana, la situazione appare problematica e alquanto variegata.

L’Emilia-Romagna si distingue per una buona qualità dell’edilizia scolastica. Le scuole beneficiano di investimenti in infrastrutture moderne e spazi adeguati. Rispetto alla anzianità del patrimonio scolastico, spiccano i dati di Piemonte e Liguria, dove circa 4 edifici su 10 sono classificati come vetusti, mentre la quota si attesta sotto al 10% in Campania e Toscana. Il rischio idrogeologico appare più concreto in Umbria e Liguria (oltre il 10% degli edifici sottoposti a questo vincolo), ma anche in Toscana (9,1%), Abruzzo (7,6%) e Sardegna (7,3%).

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il PNRR è un piano strategico del governo italiano finalizzato a rilanciare l’economia nazionale, promuovere la resilienza e affrontare le sfide strutturali del paese. Tra queste sfide, l’edilizia scolastica occupa un posto centrale. Il PNRR prevede un investimento significativo per il rinnovo e il miglioramento degli edifici scolastici in Italia.

Nelle previsioni del piano, il potenziamento dell’edilizia scolastica assume un duplice obiettivo. Da un lato, è finalizzato a ridurre i divari territoriali oggi esistenti. Dall’altro, l’intervento su edilizia scolastica è parte di una strategia più complessiva di lotta alla povertà educativa. Strategia che dovrà coinvolgere anche lo sviluppo della rete di asili nido, servizi socio-educativi e scuole per l’infanzia, nonché politiche di contrasto all’abbandono precoce.

Il PNRR per l’edilizia scolastica nel dettaglio

n primo luogo, va segnalato l’investimento 1.1, contenente il piano da 800 milioni per la sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica. Un intervento che mira a “sostituire progressivamente il patrimonio scolastico obsoleto”. Con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dal punto di vista sismico, ridurre i consumi energetici e migliorare gli ambienti scolastici.

Più ampia la portata del piano per la messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica (investimento 3.3). Questo si avvale di uno stanziamento da 3,9 miliardi complessivi tra 2021 e 2026, la cui allocazione avrà come obiettivo prioritario le aree svantaggiate del paese. Risorse destinate al miglioramento della classe energetica degli edifici scolastici (per ridurre i consumi e le emissioni di anidride carbonica), nonché all’aumento della sicurezza strutturale delle scuole.

Bonifica dell’Amianto nelle scuole: il dibattito

La bonifica dell’amianto nelle scuole è una delle questioni più urgenti nel dibattito sull’edilizia scolastica in Italia. La presenza di amianto nei materiali da costruzione rappresenta una minaccia per la salute degli occupanti e richiede interventi specifici per la rimozione sicura di questo minerale cancerogeno.

Molti sono gli insegnanti e gli operatori scolastici colpiti dal mesotelioma, il tumore causato dall’amianto. Il VII Rapporto ReNaM dell’INAIL, uscito nel 2021, ne registra, dal 1993 al 2018, ben 121. Si tratta di maestre e maestri elementari, di operatori scolastici, di insegnanti nelle scuole e nei corsi di qualificazione professionale e di tecnici di laboratorio chimico.

Tuttavia, il processo di bonifica è complesso e costoso, sollevando questioni sulla distribuzione dei fondi e sulla pianificazione di interventi che non interrompano l’attività scolastica. Il dibattito riguarda la sicurezza degli studenti e del personale scolastico e la necessità di una gestione adeguata dei rifiuti contenenti amianto.

Qui trovate una guida a come individuare e riconoscere l’amianto.

Scuole amianto, nel 2021 una sentenza storica

Nel dicembre 2021 arriva la prima sentenza di condanna per il Ministero dell’Istruzione per non aver rimosso l’amianto da una scuola. Il Tribunale di Bologna ha condannato il Ministero al risarcimento del danno subito dalla professoressa Olga Mariasofia D’Emilio, per la somma di 930.258 euro.

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minerali di amianto sono cancerogeni. Ciò è stato confermato anche dallo IARC, che lo ha ribadito nella sua ultima monografia.

Pertanto, l’agenzia dell’OMS conclude che tutte le fibre asbestiformi sono dannose per la salute. Prima di tutto, provocano infiammazione, tra cui l’asbestosiplacche pleuriche e ispessimenti pleurici. Poi si sviluppa il cancro, prima di tutto, i mesoteliomi, rispettivamente della tunica vaginale del testicolo, del peritoneo, pericardico, oltre che della pleura (mesotelioma pleurico).

La mappa relativa alla presenza di amianto nelle scuole

Già nel febbraio 2012, l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, aveva completato una mappatura delle scuole contenenti amianto, identificando ben 2.400 istituti scolastici in questa situazione, come riportato anche dal Censis nel 2014. Oggi, invece, i dati più recenti confermano che ben 2.292 scuole non sono state ancora sottoposte a bonifica dall’amianto.

Questa situazione mette a rischio almeno 356.900 studenti e circa 50.000 membri del personale docente e non docente che operano in queste strutture. Inoltre, non dobbiamo dimenticare le 1000 biblioteche e edifici culturali affetti dallo stesso problema.

Progettazione nell’Edilizia Scolastica: cosa significa?

La progettazione degli edifici scolastici svolge un ruolo fondamentale nella creazione di ambienti di apprendimento sicuri, confortevoli ed efficienti dal punto di vista energetico. L’adozione di criteri di progettazione sostenibile può contribuire a ridurre i costi operativi degli edifici, migliorare la qualità dell’aria interna e creare spazi adatti all’apprendimento.

Gli edifici scolastici devono essere sicuri, efficienti ed accessibili a tutti. Il PNRR offre l’opportunità di affrontare queste sfide in modo sistematico, migliorando il patrimonio scolastico del paese e creando un ambiente di apprendimento migliore per tutti gli studenti italiani, garantendo il diritto alla salute.

Consulenza gratuita di Colombo Immobiliare e ONA

Colombo Immobiliare opera con un forte impegno etico volto a preservare la salute e l’ambiente. La priorità è garantire la pulizia e la sicurezza degli spazi in cui viviamo e lavoriamo. In caso di danni alla salute causati dall’esposizione a sostanze cancerogene, è possibile richiedere una serie di assistenze (legale, medica e psicologica) e il risarcimento dei danni subiti.

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