In questa guida parliamo di edilizia scolastica in relazione al tema dell’amianto. L’asbesto, sinonimo di amianto, è un potente cancerogeno ancora presente in numerosi edifici pubblici in Italia di cui molti sono scuole frequentate dai nostri studenti e insegnanti. Le scuole libere dall’amianto sono un diritto. L’Ossertario Nazionale Amianto, che lavora congiuntamente a Colombo Immobiliare, si batte da decenni per le scuole libere dall’amianto.
Dai più recenti dati dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) emerge una situazione allarmante: ben 2.400 istituti scolastici sono a rischio, mettendo in potenziale pericolo la salute di 350.000 studenti e almeno 50.000 insegnanti.
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Amianto nelle scuole: scuole libere dall’amianto
L’amianto è stato utilizzato, principalmente in combinazione con il cemento (Eternit) per la produzione di una vasta gamma di prodotti, tra cui condutture, pavimentazioni, materiali isolanti e tetti in fibrocemento. Nonostante l’amianto sia stato ufficialmente vietato nel 1992 attraverso la Legge n. 257, il rischio di esposizione persiste poiché molte strutture pubbliche e scuole continuano a ospitare materiali contenenti amianto (leggi e approfondisci sull’ultimo rapporto Renam).
Le fibre di amianto, lunghe e sottili, possono diventare pericolose quando vengono rilasciate nell’aria e respirate. L’esposizione all’amianto è collegata a gravi problemi di salute, tra cui il mesotelioma, un cancro aggressivo che colpisce le sierose del corpo umano. Ciò è stato confermato anche dallo IARC, che lo ha ribadito nella sua ultima monografia.
Quando questi materiali invecchiano o si deteriorano, possono liberare fibre di amianto nell’aria, mettendo a rischio gli studenti, il personale scolastico e gli amministratori. Questa situazione rappresenta una chiara violazione del diritto di ogni individuo a lavorare e apprendere in un ambiente sicuro e sano.
Scuole libere dall’amianto: il ruolo del Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico, in qualità di Datore di Lavoro, è tenuto a rispettare tutte le disposizioni dell’articolo 18 del D. Lgs. 81/08, in particolare per quanto riguarda la sicurezza, la formazione e la salute dei lavoratori.
Inoltre, il Dirigente Scolastico ha il dovere di richiedere all’Ente proprietario dell’edificio la valutazione e la monitorazione del rischio amianto, nonché l’eliminazione del materiale attraverso un processo di bonifica.
Nel caso in cui si confermi la presenza di amianto all’interno della scuola, è fondamentale elaborare un piano di prevenzione specifico, comprendente i seguenti aspetti:
- Informazione: è essenziale comunicare la presenza di amianto a studenti e al personale scolastico, segnalare chiaramente l’esistenza di questo rischio tramite apposita segnaletica e informare anche i genitori degli studenti sulla sua presenza.
- Formazione: è necessario formare tutto il personale scolastico e gli studenti sui rischi connessi all’esposizione all’amianto e sulle procedure da seguire in caso di emergenza.
- Verifiche periodiche: devono essere effettuate verifiche regolari, almeno una volta al mese, per monitorare le condizioni dei materiali contenenti amianto negli spazi scolastici più frequentati.
- Interventi di bonifica: in caso di presenza di amianto danneggiato o deteriorato, è fondamentale pianificare interventi di bonifica per rimuovere il materiale pericoloso dalla scuola o effettuare le necessarie riparazioni sui materiali contenenti amianto.
Il rischio per la salute e le implicazioni legali
L’esposizione all’amianto può avere gravi conseguenze per la salute, in particolare nei bambini. Le malattie causate dall’amianto possono richiedere anni o decenni per svilupparsi, il che significa che gli effetti dannosi potrebbero non manifestarsi immediatamente. Tuttavia, quando lo fanno, possono essere devastanti.
Dal punto di vista legale ed etico, i responsabili delle scuole e le autorità locali sono obbligati a garantire che gli edifici scolastici siano sicuri per tutti coloro che vi lavorano o vi studiano.
Questo implica il monitoraggio e la gestione del rischio amianto, nonché l’adozione di misure preventive per proteggere gli occupanti degli edifici. Ignorare questa responsabilità può comportare gravi conseguenze legali e danni all’immagine per le istituzioni coinvolte.
La lotta per rendere le scuole libere dall’amianto
La rimozione sicura dell’amianto dalle scuole è un processo costoso e complesso. Tuttavia, è un investimento nella salute e nella sicurezza dei bambini, del personale scolastico e della comunità in generale. Alcuni passi fondamentali per rendere le scuole libere dall’amianto includono:
- Identificazione e Valutazione: le scuole devono condurre un’indagine completa per identificare la presenza di materiali contenenti amianto. Questa valutazione dovrebbe determinare il grado di rischio e l’eventuale necessità di rimozione.
- Pianificazione e Bonifica: sulla base delle valutazioni, le scuole dovrebbero sviluppare piani di bonifica che definiscano le fasi di rimozione sicura dell’amianto. Questi piani dovrebbero essere realizzati da professionisti esperti in conformità con le leggi e le normative vigenti.
- Formazione e Sensibilizzazione: il personale scolastico, gli studenti e i genitori devono essere informati sui rischi legati all’amianto e sulle misure preventive. La formazione dovrebbe essere una parte integrante della strategia di gestione del rischio.
- Rimozione Sicura: la rimozione dell’amianto dovrebbe essere effettuata da ditte specializzate in un ambiente controllato per prevenire il rilascio di fibre nell’aria. La sicurezza dei lavoratori e degli occupanti dell’edificio è di primaria importanza.
- Monitoraggio Continuo: una volta completata la rimozione, è essenziale monitorare costantemente le condizioni dell’edificio per garantire che non vi siano futuri problemi di amianto.
Un futuro senza amianto nelle scuole: ostacoli e progressi
La rimozione dell’amianto dalle scuole non è priva di sfide. I costi finanziari possono essere significativi, e spesso le risorse limitate delle scuole rappresentano un ostacolo. Tuttavia, il costo della salute non può essere sottovalutato. È responsabilità delle autorità locali, dei governi e della società nel suo complesso garantire che le scuole siano ambienti sicuri e liberi dall’amianto.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile ha posto un’enfasi particolare sulla salute e il benessere, compresi gli obiettivi relativi alla sicurezza ambientale e all’eliminazione di sostanze pericolose. Questi obiettivi forniscono una guida chiara per gli sforzi volti a rendere le scuole libere dall’amianto entro il 2030.
Scuole e amianto: il caso della Professoressa d’Emilio
La recente sentenza della Corte d’Appello di Bologna ha confermato una condanna che scuote il Ministero dell’Istruzione italiano. L’istituzione dovrà versare un risarcimento di 930.000 euro in favore dei figli della professoressa Olga Mariasofia D’Emilio, deceduta il 21 febbraio 2017 all’età di 87 anni a causa di un mesotelioma, una forma di cancro aggressivo associato all’esposizione all’amianto.
La docente aveva svolto la sua professione presso la scuola media “Farini” di Bologna tra il 1981 e il 1990, ma all’interno di questo edificio si celava una minaccia invisibile: l’amianto, che purtroppo non era stato rimosso.
La professoressa era consapevole dell’esposizione all’amianto e aveva ottenuto il riconoscimento della sua malattia come professionale da parte dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro).
Risarcimento danni per la professoressa e i suoi famigliari
Nel 2011, la docente aveva avviato un procedimento legale per ottenere il risarcimento dei danni, ma purtroppo la sua morte è intervenuta prima che la causa giungesse a una conclusione.
Successivamente, i suoi figli, Silvana ed Andrea, hanno proseguito la battaglia legale grazie all’aiuto dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e del suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, che ha lavorato instancabilmente a fianco delle vittime dell’amianto. Bonanni ha raccolto dati, documenti e ha sostenuto la ricerca scientifica in questo campo. Il suo impegno si è riflettuto in importanti risultati nella protezione dei diritti di coloro che sono stati colpiti da patologie legate all’amianto. Questi risultati sono stati raccolti nel libro “Libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022.”
Una sentenza importante sulle scuole libere da amianto
Nel corso del processo in primo grado, il tribunale aveva già stabilito la presenza di amianto all’interno della scuola, basandosi anche sulle testimonianze di alcuni colleghi della professoressa. Questi testimoni avevano confermato che l’amianto era presente nelle coperture esterne, nelle tettoie, nelle palestre e negli spazi tra gli edifici scolastici.
Inoltre, è stata presentata una consulenza tecnica d’ufficio che ha confermato l’esposizione della docente all’amianto e ha stabilito un legame quantomeno concausale con il mesotelioma.
La conferma della condanna al Miur
La recente sentenza della Corte d’Appello di Bologna ha confermato la condanna del Ministero dell’Istruzione. I giudici Coco, Vaccari e Angelini hanno respinto tutti i motivi del ricorso avanzato dal Ministero, incluso quello secondo cui l’amministrazione scolastica non era obbligata a misure preventive in quanto il Ministero non aveva competenza in materia di edilizia scolastica.
La Corte ha ribadito chiaramente che il Ministero svolge il ruolo di datore di lavoro e ha la responsabilità della sicurezza degli edifici e delle attrezzature scolastiche, garantendo la tutela sia del personale addetto sia degli alunni.
Questa sentenza rappresenta un importante passo avanti nella giustizia per le vittime dell’amianto e un avvertimento per le istituzioni affinché garantiscano la sicurezza negli ambienti scolastici, un diritto fondamentale per chiunque vi entri a contatto.
Scuole libere dall’amianto e il ruolo dell’ONA
L’ONA, sotto la guida del suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, ha lavorato instancabilmente per portare alla luce questa problematica e lottare per una soluzione. Ha raccolto dati, documenti e testimonianze per dimostrare che le scuole rappresentano un ambiente ad alto rischio a causa dell’amianto presente nelle strutture. Questi sforzi hanno contribuito a una maggiore consapevolezza della questione e alla necessità di agire.
Una delle sfide principali dell’ONA è la lotta per rendere le scuole libere dall’amianto. Questo organismo ha collaborato con le famiglie delle vittime e con avvocati esperti per portare avanti cause legali contro il Ministero dell’Istruzione e altre istituzioni responsabili della sicurezza delle scuole.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto lotta per garantire che le scuole in Italia siano libere dall’amianto e sicure per gli studenti e il personale scolastico.