In questa guida parliamo di cancro e tumore. Vediamo quali sono i sintomi più comuni e come riconoscerlo. Scopriamo cos’è e quali sono gli esami per la diagnosi e per la prevenzione dei tumori. Analizziamo le cause ed i fattori di rischio. In particolare ci occupiamo dei principali cancerogeni e dei rischi legati all’esposizione lavorativa e abitativa ai più comuni.

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Il tumore è la principale causa di morte nei paesi sviluppati e, come vederemo in seguito, inquinamento ambientale ed esposizione lavorativa giocano un ruolo fondamentale in questa tendenza. I vari cancerogeni hanno un’azione sinergica. Ciò vuol dire che si potenziano a vicenda e questo vale anche per il fumo di sigaretta.

Cancro o tumore: cos’è?

Con le parole “cancro” e “tumore”, si intende una condizione patologica caratterizzata dalla proliferazione non controllata di cellule che hanno la capacità di infiltrarsi nei normali organi e tessuti dell’organismo alterandone la struttura e il funzionamento.
Il cancro ha anche la capacità di localizzarsi a distanza dalla malattia primitiva, ed in questo caso si parla di malattia secondaria o metastatica. I tumori si dividono in tumori solidi, caratterizzati da una massa compatta di tessuto, e tumori del sangue come linfomi e leucemie.

Il tumore maligno o cancro è anche detto neoplasia che deriva dal greco νέος, nèos«nuovo» e πλάσις, plásis«formazione». Tumore invece dal latino tumor che significa «rigonfiamento». La parola cancro viene invece dal greco e allude alla particolare forma dei tumori che assomiglia a quella di un granchio.

Quanti tipi di cancro esistono? La classificazione

È possibile classificare i tumori in vari modi differenti: a seconda dell’organo nel quale si sviluppano, del tipo di cellule che si vengono a formare, dello stadio al quale si trova la malattia alla diagnosi, dell’aggressività e della possibilità di sviluppo di metastasi.

Quindi, in base alle cellule proliferate e su base istologica si distinguono: i tumori epiteliali, mesenchimali, che interessano le cellule del sangue e quelle del tessuto nervoso. In base all’aggressività si distinguono tumori benigni, ovvero non cancerosi, e tumori maligni, che sono cancerosi.

In base alla stadiazione tumorale, detta anche classificazione TNM, viene definito lo stadio del tumore dal I al IV stadio, dove con il crescere della numerazione aumenta la gravità della malattia.

Il tumore maligno e benigno: le differenze

La caratteristica che accomuna entrambi i tumori è la proliferazione delle cellule. Mentre le cellule di un tumore maligno si staccano e invadono i tessuti vicini, quelle del tumore benigno rimangono circoscritte nell’organo in cui si è sviluppato.

Quindi, il tumore maligno si propaga verso altri organi vitali e ne compromette la funzionalità. Questo processo prende il nome di metastatizzazione del cancro maligno e, quando si arriva alla metastasi, che è la fase più avanzata del processo tumorale, spesso è causa di morte.

La stadiazione del cancro: una valutazione dettagliata della malattia

La stadiazione è cruciale per classificare il cancro in base alla sua dimensione e all’estensione dalla sede originale. Questo aspetto è fondamentale per la diagnosi, la prognosi e il trattamento del tumore. Per determinare lo stadio del cancro vengono considerati i seguenti elementi:

  1. Dimensioni del tumore primario: si valuta la dimensione del tumore nella sede iniziale, utilizzando una scala che va da 1 a 4.
  2. Coinvolgimento dei linfonodi metastatici: si valuta se il cancro si è diffuso ai linfonodi vicini alla sede primaria. Questo può essere indicato da un numero che va da 0 (nessun coinvolgimento dei linfonodi) a 3 (coinvolgimento di numerosi linfonodi).
  3. Presenza di metastasi a distanza: si valuta se le cellule tumorali si sono propagate ad altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno o il sistema linfatico. Questo viene indicato con la lettera M, che può essere 0 (nessuna metastasi) o 1 (presenza di metastasi).

Attraverso la combinazione di questi elementi, è possibile ottenere una descrizione dettagliata del tumore e della sua estensione.

Il sistema di stadiazione più comune utilizzato è il sistema TNM, che sta per “Tumor, Node, Metastasis” (Tumore, Linfonodo, Metastasi). La lettera T si riferisce alle dimensioni del tumore primario, la lettera N indica il coinvolgimento dei linfonodi e la lettera M indica la presenza di metastasi. Questo sistema può essere integrato con ulteriori lettere e valori numerici che descrivono altre caratteristiche del tumore.

Esami utilizzati per determinare lo stadio del cancro

Per ottenere una stadiazione accurata, possono essere necessari diversi esami, tra cui:

  • Esame fisico: mediante l’esame obiettivo, i sintomi riportati dal paziente e una dettagliata anamnesi, possono essere fornite le prime indicazioni sulla sede del tumore primario.
  • Diagnostica per immagini: l’ecografia, la radiografia, la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) e la tomografia ad emissione di positroni (PET) sono metodi diagnostici che consentono di valutare l’estensione del tumore e la presenza di eventuali metastasi.
  • Esami di laboratorio: analisi del sangue e di altri fluidi corporei possono fornire indicazioni su come il tumore stia influenzando il normale funzionamento degli organi.
  • Biopsie: prelievo di campioni di tessuto tumorale tramite biopsia, che può essere percutanea o endoscopica, per analisi al microscopio. Questo permette di determinare la natura del tumore attraverso l’analisi cito-istologica e di valutare l’estensione del tumore ai tessuti circostanti. In alcuni casi, quando la localizzazione del tumore è difficile, può essere necessaria una biopsia chirurgica.

Definizione del grado di malignità del tumore

Mentre la stadiazione del cancro fornisce informazioni sull’estensione e la diffusione del tumore, il grado del tumore descrive l’anomalia delle cellule tumorali e quindi la sua aggressività. Un grado più elevato indica che le cellule tumorali sono molto diverse dalle cellule sane e hanno una maggiore tendenza a crescere e diffondersi rapidamente nel corpo.

Solitamente viene utilizzata una scala da 1 a 4 per classificare il grado del tumore. I tumori di grado 1, noti anche come a basso grado o ben differenziati, presentano cellule molto simili a quelle sane e tendono a crescere lentamente. I tumori di grado 4, noti anche come ad alto grado o indifferenziati, mostrano cellule che differiscono notevolmente dalle cellule normali dal punto di vista morfologico e tendono a crescere e diffondersi rapidamente.

Per determinare il grado di un tumore, è necessario osservare le cellule tumorali al microscopio dopo una biopsia.

Negli anni, la classificazione istologica si è arricchita di nuove classificazioni e punteggi che, basandosi su specifiche caratteristiche molecolari e genetiche, consentono di distinguere meglio i tumori simili e di affrontarli in modo più mirato.

Diverse tipologie di cancro in base all’organo coinvolto

Il cancro può svilupparsi in vari organi del corpo, portando a diverse tipologie di neoplasie. Di seguito, presentiamo un elenco non esaustivo dei principali tipi di cancro in base all’organo coinvolto:

Quali sono i sintomi più comuni del cancro?

Ogni tipo di cancro può presentare una sintomatologia specifica, a seconda della classificazione del tumore e dell’organo coinvolto. Tuttavia, ci sono sintomi comuni che possono essere associati a diversi tipi di tumore. Se persistono per almeno due settimane senza miglioramenti evidenti, è importante sottoporsi a esami specifici.

Questi sintomi includono faticapersistente, cambiamenti di peso inspiegabili, febbre e sudorazioni notturne anomale. Altri sintomi possono includere la presenza di noduli o ispessimenti sotto la pelle, alterazioni nel funzionamento di intestino e vescica, difficoltà digestive, dolori muscolari e articolari persistenti.

È importante sottolineare che la presenza di questi sintomi non indica necessariamente la presenza di un cancro, ma è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e ulteriori esami diagnostici, se necessario.

Quali sono le cause del cancro?

È importante sottolineare che il rischio di cancro è spesso il risultato di una combinazione di diversi fattori e che l’adozione di uno stile di vita sano e la partecipazione a programmi di prevenzione, come la diagnosi precoce e lo screening regolare, possono contribuire a ridurre tale rischio.

Il cancro è una malattia complessa e multifattoriale, influenzata da diverse fonti di rischio. Ecco alcuni dei principali fattori di rischio non modificabili:

  1. Fattori genetici: Mutazioni genetiche ereditate possono aumentare il rischio di sviluppare determinati tipi di cancro. Tuttavia, è importante notare che la predisposizione genetica da sola non determina lo sviluppo della malattia, ma può aumentare la suscettibilità.
  2. Invecchiamento: L’età avanzata è un fattore di rischio per molti tipi di cancro. Ciò può essere dovuto a una combinazione di fattori genetici, esposizione a rischi ambientali durante la vita e ridotta capacità del corpo di riparare i danni cellulari.
  3. Storia familiare di cancro: Avere parenti di primo grado (madre, padre, fratelli, sorelle) affetti da determinati tipi di cancro può aumentare il rischio di svilupparli.

Fattori di rischio modificabili per il cancro

Qui di seguito elenchiamo invece i fattori di rischio per il cancro che possono essere modificati:

  1. Agenti cancerogeni ambientali: Esistono numerosi agenti presenti nell’ambiente che possono aumentare il rischio di cancro. Questi includono sostanze chimiche tossiche, come alcune sostanze presenti nell’aria, nell’acqua e nel suolo, nonché nell’ambiente di lavoro. Ad esempio, l’esposizione all’amianto, ai pesticidi, ai metalli pesanti e alle radiazioni può aumentare il rischio di cancro.
  2. Stili di vita non salutari: Comportamenti come il fumo di tabacco, l’abuso di alcol, una dieta poco salutare e la mancanza di attività fisica possono aumentare significativamente il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro.
  3. Infezioni virali: Alcuni virus sono noti per aumentare il rischio di cancro. Ad esempio, il virus dell’epatite B e C può causare il cancro al fegato, mentre il virus del papilloma umano (HPV) è associato al cancro del collo dell’utero e ad altri tipi di cancro.
  4. Radiazioni ionizzanti: L’esposizione prolungata a radiazioni ionizzanti, come quelle emesse da raggi X o radiazioni nucleari, può aumentare il rischio di cancro.

Cause del cancro: Gli agenti cancerogeni più pericolosi

Il processo di formazione di un tumore è influenzato da sostanze chiamate cancerogeni, che sono agenti nocivi in grado di provocare il cancro. Questi cancerogeni includono una varietà di sostanze dannose, come alcol, benzene e naftalina (utilizzata come antitarme negli armadi). Anche alcuni farmaci, come la ciclosporina, possono essere considerati cancerogeni. Queste sostanze rientrano nel Gruppo 1 dell’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) che classifica gli agenti cancerogeni.

Le sostanze del Gruppo 1 sono quelle considerate sicuramente cancerogene. Vi sono anche sostanze del Gruppo 2A, per le quali esistono evidenze sufficienti di cancerogenicità nell’uomo, e sostanze del Gruppo 2B, per le quali le prove sono più limitate. Nel Gruppo 3 sono incluse sostanze per le quali non ci sono prove sufficienti, mentre il Gruppo 4 comprende sostanze prive di attività cancerogena.

Cancerogeni noti e classificazione delle sostanze

Sono stati identificati circa 120 agenti cancerogeni umani certi (Gruppo 1 IARC) che possono causare il cancro o tumore. Inoltre, ci sono 82 sostanze nel Gruppo 2A, considerate probabili carcinogeni per l’uomo. Esistono anche 302 sostanze nel Gruppo 2B, definite come possibili carcinogeni.

Nel Gruppo 3, non classificabile come cancerogeno, ci sono circa 501 sostanze. Infine, nel Gruppo 4, composto da sostanze probabilmente non carcinogene per l’uomo, c’è una sola sostanza inclusa, ovvero il nylon.

È importante notare che questa classificazione è limitata, poiché l’IARC ha classificato solo un numero limitato di sostanze come causa di cancro. Ci sono molte altre sostanze che potrebbero essere cancerogene ma non sono state ancora prese in considerazione nonostante il loro ampio utilizzo.

Amianto e cancro: prevenzione e trattamento

L’amianto, noto anche come asbesto, è uno degli agenti cancerogeni che causa tumori nell’uomo. Questi minerali fibrosi provocano infiammazione e cancro. L’amianto è considerato un agente cancerogeno ed è incluso nell’ultima monografia IARC. Negli ultimi anni, il numero di casi di patologie correlate all’amianto è aumentato costantemente.

In passato, l’amianto è stato ampiamente utilizzato in Italia fino all’entrata in vigore della Legge 257/92. A causa di questo utilizzo diffuso e dei lunghi tempi di latenza, ora stiamo assistendo a un’epidemia con un aumento significativo dei casi di malattie correlate all’amianto. Il quadro epidemiologico dei rischi è stato tracciato nel Libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022 dall’Avvocato Ezio Bonanni.

Questi tumori sono multifattoriali e l’amianto agisce in sinergia con altri agenti cancerogeni. Pertanto, la prevenzione primaria e la sorveglianza sanitaria sono fondamentali.

Mesotelioma: il cancro correlato all’amianto

Il legame tra cancro e amianto è particolarmente evidente nei casi di mesotelioma, in particolare il mesotelioma pleurico, che è il tumore più letale correlato all’amianto. Queste neoplasie mesoteliali sono strettamente legate all’esposizione ai minerali di amianto e possono essere prevenute solo evitando l’esposizione. Anche poche fibre di amianto possono provocare questa forma di tumore mortale.

Poiché i mesoteliomi sono strettamente correlati all’amianto e dipendono dalla dose, è fondamentale ridurre l’esposizione e prevenire questa neoplasia primaria correlata all’amianto, che ha un’elevata incidenza di mortalità.

È anche importante adottare misure di sicurezza sul lavoro per proteggere i lavoratori dai rischi legati all’amianto e ad altri agenti cancerogeni. Ad esempio, l’utilizzo di materiali in eternit, che contengono amianto, è stato molto diffuso nel settore edile e richiede attenzione nella prevenzione e rimozione.

Trattamenti per il cancro: un approccio multimodale

La cura del cancro richiede una combinazione di trattamenti specifici, che dipendono dalla sede primaria del tumore, dallo stadio della malattia secondo il sistema di stadiazione TNM riconosciuto a livello globale, dalla presenza di eventuali metastasi e dalle condizioni generali di salute del paziente.

Chirurgia: un’arma efficace nella lotta contro il cancro

La chirurgia è uno dei trattamenti più efficaci per combattere il cancro, ma deve essere eseguita solo quando ha un significativo potenziale terapeutico. La decisione di procedere con l’intervento chirurgico è basata sulle valutazioni dell’oncologo e del chirurgo, tenendo conto dello stadio del tumore, del tipo istologico e delle condizioni del paziente. Di solito, la chirurgia comporta la rimozione dell’organo affetto dal tumore ed è spesso combinata con chemioterapia e radioterapia per ridurre la massa tumorale e prevenire le recidive.

Chemioterapia: un’arma contro le cellule cancerose

Un altro importante strumento terapeutico è la chemioterapia, che prevede l’uso di farmaci chemioterapici. La chemioterapia mira a “attaccare” in modo mirato le cellule cancerose, impedendo loro di moltiplicarsi e replicarsi. Negli ultimi anni, l’approccio chemioterapico è stato combinato con la chirurgia, ad esempio nella cura del mesotelioma, utilizzando la chemioterapia intra pleurica con risultati promettenti.

Radioterapia: mirare e distruggere le cellule tumorali

Un altro approccio terapeutico è la radioterapia, che utilizza radiazioni ionizzanti per distruggere le cellule tumorali in modo localizzato e indolore. La radioterapia può causare la necrosi delle cellule tumorali. A differenza della chemioterapia, la radioterapia ha controindicazioni limitate all’area trattata. Spesso viene utilizzata in combinazione con la chirurgia o come terapia palliativa per ridurre i sintomi e migliorare la qualità di vita del paziente.

Immunoterapia: sfruttare il potere del sistema immunitario

Una delle nuove frontiere nella lotta contro il cancro è l’immunoterapia, che potenzia il sistema immunitario per riconoscere e combattere le cellule tumorali in modo mirato. I farmaci immunoterapici sono già utilizzati con successo nel trattamento di tumori polmonari, vescicali, melanomi, leucemie e linfomi.

Nuove terapie sperimentali per il cancro

Negli ultimi anni sono stati fatti importanti progressi nella terapia del cancro, oltre all’immunoterapia. È fondamentale comprendere perché i tumori sfuggono al controllo del sistema immunitario e perché sono resistenti alle terapie attuali.

La ricerca sta esplorando nuovi approcci, come l’utilizzo di organoidi, che consentono di testare nuovi farmaci e comprendere meglio la comunicazione tra le cellule tumorali.

Le frontiere della ricerca sono ancora ampie, ma la lotta contro il cancro sta facendo passi avanti. È importante non solo cercare cure efficaci, ma anche proteggere l’ambiente e adottare uno stile di vita sano, poiché la prevenzione continua a essere un elemento fondamentale nella battaglia contro il cancro.